Chiuse tutte le attività produttive non strettamente necessarie. Questa la misura più importante varata dal governo per cercare di fermare l’avanzata del contagio dal coronavirus.
L’ha annunciata il premier Giuseppe Conte parlando agli italiani “nel momento più difficile dal secondo dopo guerra”.
“Non abbiamo alternative – ha detto Conte – dobbiamo resistere. Sono misure severe ne sono consapevole ma solo così riusciamo a tutelare noi stessi.”
E quindi ecco la misura di chiudere tutte quelle aziende non necessarie, dopo un lungo faccia a faccia, in teleconferenza, con i rappresentanti dei lavoratori e degli industriali.
Restano aperti i supermercati, i negozi di generi alimentari e quelli di prima necessità. Aperte farmacie e farmacie. Aperte anche banche e poste e assicurazioni. I trasporti restano in funzione.
Aperte anche edicole, stazioni di benzina e le testate tv. Aperte anche le tabaccherie.
“Quindi calma – ha aggiunto Conte – non c’è alcuna ragione di creare code nei supermercati.”
“Rallentiamo – ha detto ancora Conte – ma non fermiamo il sistema produttivo italiano”.
Quanto al dopo, il premier ha assicurato che “lo Stato c’è e metterà in campo misure straordinarie per ripartire quanto prima.”
“Tutto questo – ha concluso Conte – a protezione del bene più importante che è la vita.”
Le nuove misure saranno in vigore fino al 3 aprile e scatteranno dal lunedì 23 marzo.