Lo scorso 16 marzo , presso l’auditorium “Don Bosco” , di Terni, si è tenuto lo spettacolo finale di uno dei due laboratori allestiti dal Liceo Scientifico linguistico “Renato Donatelli”, a cura del regista, Mario Villani, della compagnia teatrale “Il Draghetto”, dal titolo, “L’inferno di Dante , divina Dance”.
E’ lo stesso regista a ricordarci, “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura” , come tutti conosciamo l’opera principale del sommo poeta, “La Divina Commedia” , e in particolare, la prima parte, “L’inferno”.
E’ stata allestita una rilettura del Canto dell’INFERNO. Quanti modi , infatti, ci sono per raccontare l’inferno di Dante? Quanti inferni sono esistiti, esistono o potrebbero esistere nella nostra storia?
La proposta che è stata allestita dal regista Villani e dagli studenti è stata questa: hanno ambientato l’inferno in una città semi-distrutta dalla guerra in cui le bombe e i combattimenti hanno costretto gli abitanti a nascondersi in rifugi sotterranei. Uno di loro è un ex giornalista, confuso e dedito all’alcool e al gioco d’azzardo. Il personaggio in questione si chiama Dante.
E’ stato un successo.