Un gruppo di genitori “tenaci e coraggiosi” l’ha spuntata sul pasto da casa da poter consumare nella scuola pubblica.
A vincere questa battaglia i genitori degli alunni della sezione Montessori del Benedetto Brin.
Grazie alla loro pervicacia “il pasto da casa” è realtà anche a Terni. E offrono la loro disponibilità e la loro collaborazione ”
a chiunque volesse avvalersene, essendo in contatto da diverso tempo con il principale fautore di questo importante successo, l’Avvocato Giorgio Vecchione”.
Ad aprire la strada a questa possibilità una recente sentenza del Consiglio di Stato che , da una parte, ha riconosciuto agli studenti la libertà di portare il pasto preparato a casa e di consumarlo nelle scuole pubbliche, dall’altra, ha sancito un’incompetenza assoluta del Comune ad imporre prescrizioni ai dirigenti scolastici, limitando la loro autonomia con vincoli in ordine all’uso della struttura scolastica e alla gestione del servizio mensa.
Sulla vicenda il CO.SEC (Comitato Servizi Educativi Comunali) ribadisce che “è in linea con la Rete Nazionale Commissioni Mensa, per cui la priorità è posta sulla migliore qualità della mensa scolastica, come momento altamente educativo e di aggregazione.
Negli anni, a tal fine – scrive il Co.SEC. – abbiamo difeso strenuamente la gestione diretta del servizio ed il mantenimento delle cucine in loco, ciò nondimeno e all’atto pratico, non possiamo non appoggiare l’estrema ratio, come risoluzione di questioni che si trascinano da troppo tempo ormai, del pasto da casa”.