“Rivedere i nostri amici e la sala che ci ha ospitato prima dell’emergenza covid, riascoltare la loro voce, è stata una grande emozione. Un anno di distanza si fa sentire. Ora siamo di nuovo in contatto grazie agli incontri online che svolgeremo con continuità in attesa di poter tornare in presenza”.
Andrea Torre, presidente dell’associazione ClownVip Orvieto, racconta con gioia il ritorno dei volontari, al momento solo virtuale a causa della pandemia, tra gli anziani ospiti della residenza protetta San Giorgio.
“Andavamo una volta al mese poi, con il lockdown, ci siamo dovuti fermare. Ora la struttura si è attrezzata con una smart tv che ci permette di essere più grandi di un cellulare e i nostri amici riescono a comunicare meglio con noi. Con gli ospiti delle case riposo c’è un rapporto particolare, nascono rapporti più profondi rispetto a quelli che si riescono a costruire nelle corsie di un ospedale, dove c’è un continuo ricambio di persone”.
ClownVip Orvieto, nata due anni fa, conta su una quarantina di iscritti e un gruppo di una quindicina di volontari più assidui. Oltre che alla residenza San Giorgio, hanno portato sorrisi all’ospedale di Orvieto e nella casa di riposo Don Bosco di Monterubiaglio. Poi è arrivata la pandemia e come tutti, si sono dovuti fermare.
Dopo oltre un anno di stop i volontari hanno indossato di nuovo il naso rosso e regalato emozioni e momenti di spensieratezza ai loro amici anziani.
“Siamo convinti che l’arte, la magia e la risata siano uno strumento fortissimo per sostenere chi vive situazioni di difficoltà – dice Andrea – nel nostro piccolo continueremo a portare la nostra presenza dove ci sono situazioni di disagio fisico o sociale, indossando il naso rosso, abbracciando la sofferenza e provando a trasformarla in speranza”.