Misteri “dolorosi” per quanto riguarda il futuro: sino a settembre l’ospedale di Narni viaggiava con il vento in poppa, con la rinascita davanti. Ora potrebbe anche chiudere. Misteri, misteri grandi. Ma che sta accadendo di così complicato? Niente e tutto! Niente perché l’ospedale avrà un suo futuro, è ormai acclarato, solo e soltanto se attiverà una sinergia con quello di Terni. E questo sotto la regia dell’assessorato alla sanità della Regione, davvero era avvenuto. Così da giugno a settembre a Narni c’è stato uno sfiatatoio importante dell’Azienda Ospedaliera ternana, con le sale operatorie piene, coi medici in “trasferta” soddisfatti di operare in un ambiente piccolo e funzionale. Per fare questo salto di qualità a Narni avevano anche “rinunciato” a tenere il reparto “Medicina”, trasferito ad Amelia, con tutti i disagi del caso per migliaia di cittadini della Conca ternana. Poi però la collaborazione, giusto a settembre, si è interrotta inopinatamente, senza che nessuno, tranne il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Terni ma anche l’assessore Coletto, ne sappia il perché. E dire che in quei mesi di stretta collaborazione le liste di attesa a Terni si erano dimezzate e a Narni arrivavano anche pazienti da altre Asl, perché non erano tanti gli ospedali che funzionavano con quella intensità durante il Covid.
Un mistero, allora, che non sembra di facile comprensione e che l’arrivo del Reparto di Medicina da Amelia rischia di riavviare. Mistero fitto: possibile che non si riesca a mantenere potabile l’acqua delle tubazioni ad Amelia? Possibile che la legionella sia presente da mesi? Nel ventunesimo secolo, in un paese ad alta industrializzazione? Boh! E poi perché dovrebbe ripartire verso Amelia il reparto, dal momento che il grosso dell’utenza si trova proprio nella Conca Ternana? Misteri! Ancora uno: la Fondazione della Cassa di Risparmio di Terni e Narni ha pronti da spendere almeno trenta mila euro per acquistare un apparecchio, per Amelia, quello per analizzare i nei cutanei, detto con semplicità, per vedere se hanno una pericolosità. Perché nessuno gli risponde? Perché nessuno porta la fattura d’acquisto?
Il centro sinistra protesta, il sindacato protesta mettendo avanti una stucchevole questione politica, anzi partitica, perché il modo di gestire la sanità è lo stesso da cinquanta anni: c’è stato solo un cambio di casacca e l’ospedale di Narni – Cammartana non si è fatto prima e forse non si farà nemmeno adesso. Si lamenta una “grande strategia” per indebolire e fiaccare la sanità del sud dell’Umbria: più di qualcuno inizia a pensare che tutto parta da una inefficienza dei vertici degli ospedali e delle aziende, e che, “magari ci fosse un piano preordinato, segno che c’è pure un governo del territorio, anche se non condiviso”. Ma se non si sconfigge la legionella, non si acquistano macchinari già pagati, forse bisognerebbe guardare da un’altra direzione.