Domenica 27 Ottobre 2019 gli elettori e le elettrici dell’Umbria sono chiamati alle urne per l’elezione del nuovo Presidente della nostra Regione e per il rinnovo del Consiglio Regionale.
La campagna elettorale vive gli ultimi giorni di confronto e di manifestazioni dei candidati e delle candidate alla presidenza e di quanti si sono candidati nelle liste a supporto dei diversi schieramenti.
La nostra regione, mai come in questa tornata elettorale, si è trovata al centro dei riflettori della politica nazionale, per il sovrapporsi nel volgere di pochi mesi delle vicende che hanno determinato le dimissioni della Presidente e della giunta regionale uscente ( maggio 2019 ) con lo scioglimento anticipato della legislatura regionale rispetto alla scadenza naturale del 2020, con la crisi della maggioranza di governo Conte 1 ( Lega e M 5S ) in pieno ferragosto, e la formazione di una nuova coalizione parlamentare che ha davo vita al governo Conte 2 ( M5S, PD, LEU e IV ).
La Regione Umbria e le Città dell’ Umbria sono battute e percorse in lungo ed in largo non solo dai candidati locali ma dai leader nazionali delle forze politiche di maggioranza e di opposizione e dai rappresentanti del Governo.
Alle forze politiche di Governo, ai Rappresentanti del Governo, e alle forze politiche dell’Opposizione vorremmo sottoporre alcune questioni che reputiamo di assoluta priorità e rilevanza per la nostra Regione e per la nostra Città di Terni, per chiedere loro quali valutazioni e quali impegni intendono e possono assumersi per affrontare alcuni punti che riteniamo vitali per le prospettive delle nostre comunità.
1) I problemi principali del nostro paese sono l’alto debito pubblico, la crescita bassa tendente allo zero, la bassa produttività, un basso tasso di occupazione soprattutto giovanile e femminile, l’emigrazione giovanile, il divario centronord – centro sud ed isole.
La nostra Regione nel quadro nazionale è quella che ha visto nel decennio 2007-2017 una delle più forti cadute del prodotto interno lordo e del reddito.
Per recuperare questo gap quali strategie, politiche, programmi, progetti, obiettivi e risorse dovrebbero essere messe in campo e a leva per ridare una prospettiva di crescita, di sviluppo sostenibile, di benessere economico e sociale per questa nostra piccola regione?
Può essere utile costruire una INTESA ISTITUZIONALE che veda seduti allo stesso tavolo Governo Nazionale, il prossimo Governo Regionale che uscirà dalle urne e la Commissione Europea per lavorare e costruire un ACCORDO DI PROGRAMMA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA REGIONE UMBRIA in una prospettiva temporale di medio lungo periodo , nel contesto della programmazione dei fondi comunitari 2021-2027?
Un Accordo di Programma che abbia al centro l’obiettivo di creare nuove iniziative produttive nel campo della manifattura innovativa e dei servizi alle imprese e al territorio in grado di allocare nella nostra regione, e nella fattispecie nell’area ternana e narnese nuove aziende nazionali ed internazionali
Nuove imprese, nuovi imprenditori, nuovi manager , nuovi tecnici formati alla bisogna e una notevole allocazioni di capitali per sostenere gli investimenti: di questo c’è bisogno perché con le sole proprie forze la Regione e le Città dell’Umbria non ce la fanno a risalire la china.
La Regione Umbria e la Città di Terni sono pronte ad accogliere nuove energie e nove iniziative, battendo logiche di chiusura, localistiche, ci piccoli e d asfittici interessi di gruppi corporativi. Devono fare naturalmente la loro parte quanto a : vivibilità ambientale, sociale ed urbana; servizi socio sanitari ( la sanità umbra e quella ternana sono da voto 7/8 al netto della vicenda concorsopoli ), offerta formativa, scolastica, Universitaria ( Gli Istituti Tecnici, Industriali e Professionali sono sopra la media, i corsi degli ITS sono fra i migliori d’Italia ), mobilità, offerta culturale e turistica, servizi della giustizia, legalità e sicurezza.
2) Per un politica di sviluppo la leva degli investimenti pubblici e privati è considerata fondamentale ed essenziale. Per l’Umbria e le sue Città una delle criticità da affrontare e risolvere è quello dell’accessibilità, della mobilità e delle infrastrutture.
Per quanto concerne le infrastrutture ferroviarie e stradali, soprattutto in questa parte meridionale dell’Umbria, le questioni prioritarie da affrontare e mettere in agenda sono le seguenti:
a) Raddoppio ferroviario della dorsale nazionale ORTE-FALCONARA, della linea ROMA – ANCONA , una ferrovia che collega tre Regioni, Marche, Umbria e Lazio, due porti , Ancona e Civitavecchia e due Mari, Adriatico e Tirrenico. Il raddoppio della linea, che misura in tutto 180 Km, è stato sempre presente e ribadito nei documenti dei piani e dei programmi strategici delle infrastrutture nazionali, dal primo documento del 1992 ai più recenti.
Finora il raddoppio della linea, iniziato nel lontano 1978, è stato realizzato per 60/70 Km nei tratti marchigiani fra Falconara e Jesi, e nel tratto umbro fra Orte e Terni, fra Campello e Foligno. Nel 2020 dovrebbe essere completato il raddoppio fra Spoleto e Campello, per altri 10 Km.
Il Progetto Preliminare del raddoppio della linea nel tratto più critico in Umbria, quello fra Terni e Spoleto, una galleria a doppio binario per 22 Km per superare le pendenze del 14% e le strozzature fra Giuncano e Spoleto, è stato approvato nei primi anni del 2000 dal CIPE. Il Progetto Definitivo è stato completato e consegnato da alcuni anni. Per realizzare l’opera occorre un finanziamento dell’ordine di 560/600 milioni di Euro.
La realizzazione di quest’opera consentirebbe di avere un’infrastruttura ferroviaria moderna e funzionale a doppio binario per circa 75/80 km in Umbria, da Orte ( con l’aggancio alla Direttissima Alta Velocità ) fino a Foligno, aumentando la velocità media dei treni , riducendo i tempi di percorrenza e spostamento fra le città principali dell’Umbria e di percorrenza sia verso Roma che verso Firenze e Milano.
Quest’opera valorizzerebbe anche i progetti di potenziamento e sviluppo delle Officine Grandi Riparazioni di Foligno.
b) Completamento della Superstrada Rieti-Terni-Orte-Viterbo-Civitavecchia
La SS 675 Umbro-Laziale, che nasce a Terni, è stata realizzata fino al Km 85 , fino alla località Monteromano. Per completare l’opera fino all’ex Aurelia, trasformata in Autostrada, mancano ancora 18 Km. Il Ministero delle Infrastrutture stanno lavorando, così come ANAS e la Regione Lazio. Il completamento è fondamentale per collegare la Città di Terni e l’Umbria al Tirreno.
Occorre fare il punto quanto a: progettazione, disponibilità delle aree da occupare per l’opera, le risorse finanziarie necessarie ( 400 milioni di Euro circa ), le gare di appalto.
Occorre inoltre sbloccare la situazione di impasse degli ultimi Km del cantiere della Terni-Rieti, nel tratto Marmore confine Rieti, dove sono in corso i lavori di realizzazione degli ultimi 700 metri della Superstrada, per ultimare l’opera.
c) Sito di bonifica di interesse nazionale Papigno-Terni.
Sbloccare il progetto fermo da ormai troppo tempo. Quale azione Governo Nazionale, Ministero dell’Ambiente che ha la competenza diretta, Regione Umbria e Comune di Terni, proprietario dell’ex sito industriale di Papigno , intendono mettere in campo per la bonifica, rigenerazione e riqualificazione di un’area delicata, importante e strategica per la nostra Città di Terni a due passi dalla Cascata delle Marmore.
d) Realizzazione del nuovo Palazzo per i Servizi della Giustizia a Corso del Popolo.
Il Tribunale di Terni è stato ristrutturato ed adeguato ( nella dotazione impiantistica, nell’abbattimento delle barriere architettoniche, rifacimento facciate, recuperando nuovi spazi e superfici aperte non utilizzate ), negli anni 2006/2010 con ingenti finanziamenti del Ministero Di Grazia e Giustizia e del Comune di Terni. Dopo l’accorpamento del Tribunale di Orvieto a quello di Terni gli spazi sono diventati angusti e stretti .
Le Amministrazioni Comunali della Città e le Presidenze del Tribunale che si sono succedute nel corso dell’ultimo decennio, hanno lavorato alla trasformazione urbana dell’area centrale di Corso del Popolo, prevedendo di destinare uno degli edifici previsti dal piano di riqualificazione, alle attività ed ai servizi per la giustizia. Un nuovo edificio a fianco e ridosso del Tribunale esistente.
E’ un progetto ed un opera fondamentale per avere una infrastruttura al passo con i tempi, per
migliorare le condizioni di lavoro degli operatori della giustizia, per i professionisti avvocati e per i cittadini utenti.
e) Progetti di riqualificazione urbana della città di Terni.
Il Progetto era stato approvato e finanziato prima della vicenda del dissesto finanziario dell’ente. Quali azioni è possibile mettere in campo per sbloccare una situazione che penalizza oltremodo e oltre misura la nostra città già in grande difficoltà, e che sulla questione conti pubblici e situazione finanziaria dell’ente Comune ancora non vede la luce.