La vertenza Treofan Terni torna al Ministero dello Sviluppo Economico. Per le ore 12 di mercoledì 15 luglio, infatti, le parti interessate ovverosia la proprietà , i sindacati, la regione, sono state nuovamente convocate.
A Terni continua lo sciopero dei dipendenti con il presidio dei cancelli.
Le segreterie nazionali di FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL e UILTEC-UIL , hanno scritto una lettera al Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli nella quale lo invitano a fare un intervento urgente sulla vicenda Trefoan-Terni.
“Dopo due anni in cui abbiamo cercato con l’aiuto dell’ufficio vertenze del MISE di evitare la perdita complessiva di un patrimonio produttivo del packaging italiano, siamo alla vigilia di un’ulteriore svolta negativa che può essere evitata attraverso un intervento da parte dei massimi vertici del suo dicastero.
Dopo l’acquisizione della società Treofan Europe avvenuta nel 2019 da parte della precedente proprietà M&C di De Benedetti, l’acquirente indiano Jindal, ha perseguito il suo chiaro obiettivo di ridimensionare parzialmente o totalmente l’acquisita società Treofan e prendersi tutto il pacchetto clienti. La chiusura dello stabilimento di Battipaglia è avvenuta subito dopo l’acquisizione e si è concretizzata in maniera definitiva nel mese di marzo.
Grazie all’impegno di lotta dei lavoratori e un lavoro concertato tra Ministero e Organizzazioni Sindacali si è raggiunto il risultato della cessione ad altra azienda del territorio, che ha garantito la continuità occupazionale ai 60 lavoratori dello stabilimento campano.
Come temevamo attualmente l’azienda si è concentrata sul depauperamento dello stabilimento ternano, continuando a sottrarre conoscenze, professionalità, con l’obiettivo da noi individuato di appropriarsi definitivamente del know-how e dell’importante pacchetto clienti.
Inutilmente abbiamo cercato di dialogare con l’azienda, anche presso il MISE, portando proposte e disponibilità, insieme alle Istituzioni locali.
Ora dopo 15 giorni di sciopero dei 150 lavoratori, come ultimo tentativo di opporsi ad un disegno oramai chiaro in tutti i suoi aspetti, l’azienda accusa i lavoratori di essere causa della perdita di clienti, della perdita economica per il Gruppo e della chiusura dello stabilimento, arrivando ad annunciarne la cessione, in una riunione con le rappresentanze sindacali.
I lavoratori hanno assistito inoltre alla minaccia di una serrata aziendale in quanto secondo quest’ultima lo sciopero in atto non permette la fuoriuscita dei prodotti finiti dallo stabilimento.
Crediamo che sia oramai non più procrastinabile un intervento forte e risoluto da parte Sua, volto a chiarire il reale progetto aziendale.
L’eventuale chiusura dello stabilimento Treofan causerebbe ulteriori ripercussioni per il rilevante polo chimico nel suo complesso che vede la presenza di importanti insediamenti industriali.
In conclusione, chiediamo un Suo immediato intervento urgente, prima che un altro tassello fondamentale dell’industria del nostro Paese venga pregiudicata definitivamente.