Buone notizie per L ‘Istituto Superiore di Studi musicali Briccialdi di Terni. È stato approvato un emendamento statale che nel decreto Enti Locali stanzia circa 20 milioni di euro per la prima trance di statalizzazione degli istituti superiori di studi musicali non statali: 7 milioni e mezzo per il 2017 e 17 milioni per il 2018. Lunedì 29 maggio l’emendamento dovrà passare il voto di fiducia dalla Camera. “La notizia avvia un processo che in prospettiva può essere risolutivo, ha commentato la presidente del Briccialdi Letizia Pellegrini, ma la statalizzazione sarà progressiva e durerà almeno 4 o 5 anni. Rimangono comunque aperti problemi di finanziamento nell’immediato, almeno per il prossimo anno accademico che si svolgerà comunque regolarmente, ha aggiunto, ma dobbiamo impegnarci a trovare le risorse sufficienti”. Non solo, il grande problema dell’istituto Briccialdi è costituito dal debito di 880 mila euro con lo Stato. Debito che deve essere assolutamente ripianato ma non si sa ancora come. Sul fronte attività, invece, il Briccialdi va a gonfie vele. “Anche se lo stato d’animo non è propriamente felice, ha affermato il direttore Marco Gatti, noi continuiamo a fare il nostro lavoro al meglio. Solo a marzo abbiamo avuto sei concerti che hanno richiamato circa 400 persone, poi i saggi al Palasi con un pubblico sempre crescente, i saggi di classe, i premi di prestigio che hanno ricevuto diversi studenti. Ad oggi, ha aggiunto il direttore, ci hanno seguito circa 1.500 persone, a testimonianza dell’effetto della città per questo istituto”.