DI METEO CENTRO ITALIA
Qualche giorno fa, nel bel mezzo di un pranzo, un nuovo membro della nostra associazione ci chiede scherzando:” ma è maggio o ottobre?” e poco dopo aggiunge .. “forse si potrebbe creare un nuovo mese, il mese di maggiobre”.
Ovviamente noi siamo scoppiati tutti a ridere per la battuta, ma in vero da ridere non c’era molto in quanto come temperature in quota e al suolo, il mese di ottobre 2019 ha poco da invidiare a un normale mese di maggio.
Ad onor del vero va detto che al contrario maggio 2019 era stato molto freddo e sotto media, praticamente la faccia opposta della medaglia di questo ottobre cosi mite.
Se si analizzano i dati delle centraline meteorologiche più “vecchie” della penisola in realtà emerge come, il mese di ottobre, sia stato molto spesso caldo e sotto media pluviometrica, proprio come quest’anno, il che non vuole dimostrare o negare i cambiamenti climatici in atto, ormai accertati scientificamente, ma serve a far riflettere e a rifiutare quello che la società e soprattutto i media ci propinano ogni giorno: cade un foglia di troppo ed è colpa dei cambiamenti climatici, piove troppo e sono i cambiamenti climatici .. e cosi via.
Bisogna fare attenzione, a mio parere, perché cosi si finisce, come spesso ho scritto, con lo svilire una tematica che in realtà stupida e banale non è.
Per parlare di cambiamenti climatici urgono dati scientifici, e non pareri o sentimenti soggettivi, proprio per questo invito chiunque abbia l’intenzione di scrivere o di informare al riguardo a corredare le proprie riflessione con dati e argomentazioni scientifiche.
Mi scuso per questo lungo preambolo e passo rapidamente ad analizzare cosa ci attenderà, meteorologicamente parlando, nelle prossime 48 ore.
L’alta pressione nord africana verrà sospinta verso est da una goccia fredda, con annesso minimo depressionario, che dalla Spagna si dirigerà lentamente verso l’Italia.
L’avvicinarsi di questa massa d’aria più fredda e instabile provocherà, fra giovedì e venerdì, una sensibile diminuzione delle temperature, le quali si riporteranno nelle medie stagionali (specialmente sulle regioni tirreniche).
La goccia fredda non riuscirà comunque a superare la Sardegna, tenderà a scivolare verso sud andando a morire nel fine settimana a sud della Sicilia.
Tuttavia nella notte fra giovedì e venerdì, ovvero nel momento in cui la goccia sarà più prossima alle coste tirreniche, apporterà su queste stesse zone , precipitazioni diffuse e qualche piovasco potrebbe verificarsi anche nelle zone interne del centro, Umbria compresa (localmente anche le zone interne dell’Abruzzo).
Nel weekend l’alta pressione tornerà probabilmente a rinforzarsi, permettendo alle temperature di riacquistare qualche grado, ma mantenendosi comunque più basse rispetto a quelle che stiamo osservando in questi giorni.
A Terni sono stati sfiorati i 28 gradi.
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