Stefano Fresi chiude sabato 31 agosto, la nona edizione del Calvi Festival a Calvi dell’Umbria portando in scena “Dell’amore, della guerra e degli ultimi” alle 21.15 al teatro dei Giardini del Monastero delle Orsoline.
Un susseguirsi di canzoni e pensieri tratti dai diari di Fabrizio De André, monologhi originali che affrontano tre grandi temi cari al cantautore. Un pianoforte, un sassofono, una chitarra e due voci: Fresi, Cristiana Polegri, Egidio Marchitelli. Storie, d’amore e di guerra. Storie degli ultimi. Pensieri, riflessioni e canzoni immortali per celebrare Faber e raccontarne l’attualità̀.
Una cantante sassofonista in abito da sera suggerisce l’amore; l’amore vero, quello finito, quello che fa fare follie. Un chitarrista in divisa militare racconta la guerra, quella di un Re e delle sue avventure galanti, quella di chi va e muore, quella di chi resta e piange. Un pianista cantante in abiti umili rappresenta gli ultimi, i dimenticati, gli emarginati con le loro sofferenze e le loro rivincite.
“Per me la magia di Faber è sempre stata quella di dipingere ritratti di personaggi diversissimi tra loro senza mai giudicarli – ci racconta Cristiana Polegri e aggiunge – quando ci si avvicina a questi giganti l’approccio può solo essere quello di omaggiare con umiltà e passione la loro grandezza. Musicalmente abbiamo pensato a degli arrangiamenti semplici nel rispetto della semplicità che contraddistingue un tipo di musica in cui il messaggio verbale è fondamentale.”