A Molina Silla la Comunità Incontro ha vissuto giornate di grande fermento perché si è festeggiato il Natale e sono stati festeggiati i ragazzi che hanno concluso il loro percorso personale di recupero.
A salutarli, fra gli altri, il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti.
“Quando ero vescovo di Massa Marittima-Piombino don Pierino – ha ricordato mons. Bassetti – – mi chiese, in nome della nostra amicizia, di dargli una mano e cioè di rappresentarlo in una Comunità che aveva in zona. Mi sentii svenire perché non conoscevo quella realtà. Accettai, ma accadde una cosa per cui due ragazzi furono arrestati. Non sapevo come dirlo a don Pierino, poi presi coraggio gli telefonai e raccontai l’accaduto. Lui mi disse che non li avrebbe più voluti nella sua casa. Allora io andai a parlare con i ragazzi e li convinsi, dopo svariati tentativi, a scrivere una lettera a don Pierino. Lui con il suo grande cuori li perdonò e appena usciti dal carcere li accolse in un’altra comunità che lui credeva essere più adatta a loro. Questo per spiegarvi che cuore grande aveva. La droga – ha aggiunto il cardinale – ti ammazza perché ti toglie la speranza. Non esistono situazioni senza ritorno e la speranza può sempre rimettere in moto tutto”.
Prima dei saluti finali il cardinale Bassetti ha benedetto i presenti e ai ragazzi, riprendendo una frase da scout, ha detto: “Buona strada a tutti”.
In sala anche il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri. Il comandante dell’Arma dei carabinieri, generale Tullio Del Sette ; il comandante dei carabinieri di Terni, il colonnello Davide Rossi; il comandante della Guardia di Finanza di Terni, il colonnello Massimiliano Giua; il vice questore aggiunto, Francesco Petitti.
Il giorno di Natale, invece, a sorpresa, è arrivata presso la Comunità la telefonata di Silvio Berlusconi. Dopo aver ricordato il fondatore della Comunità, don Pierino Gelmini, l’ex Presidente del consiglio si è rivolto direttamente ai ragazzi: “Il consiglio – ha detto Berlusconi – è quello di darsi un traguardo ambizioso, talmente ambizioso che le persone normali lo considerino irraggiungibile, addirittura che le persone invidiose a cui lo racconti, pensino che tu sia matto e che finirai malissimo. Seguendo questo dogma sono riuscito a realizzare tutto quello che desideravo sia come imprenditore che come politico. Inoltre ciascuno di noi è arbitro del proprio destino e se si vuol fare qualcosa di speciale e particolare, bisogna avere degli obiettivi difficili, che dobbiamo perseguire con il lavoro e con grande impegno. Per riuscire bisogna sapersi sacrificare”.
Eros Brega nella sua qualità di Presidente della Fondazione Incontro nel suo intervento di saluto alle autorità presenti e ai ragazzi, ha voluto sottolineare il grande lavoro che viene svolto nella Comunità tutti i giorni:”
“un lavoro di squadra – ha ricordato fra l’altro Brega – che permette di aiutare tutti quei ragazzi che hanno bisogno di aiuto. In alcuni casi chi opera all’interno della Comunità sacrifica la propria vita privata pur di tendere una mano a chi ne ha bisogno”.
É intervenuto anche il presidente della Comunità, Giuseppe Lorefice:”per noi della Comunità – ha sottolineato – è sempre Natale perché siamo sempre pronti ad accogliere nella casa di don Pierino chi ha bisogno di aiuto e i meno fortunati che hanno perso la strada. Al termine del percorso, fatto di sacrifici, i nostri ragazzi sono forti, sicuri e determinati, pronti ad affrontare una nuova vita. Come diceva don Pierino alla fine del percorso siete rinati”.Il presidente Lorefice ha anche detto che in questi giorni la Comunità Incontro è stata sottoposta ad una verifica da parte della Regione ed è stata promossa con il massimo dei voti per quanto riguarda la qualità di ogni singolo settore.