Sarà il cinema ad aprire il 1 agosto l’ottava edizione del Calvi Festival di Calvi dell’Umbria (direttore artistico Francesco Verdinelli). Un omaggio alla cinematografia che ha reso internazionale l’Italia portando onori e premi al Paese.
La rassegna a cura dell’associazione Viatores Umbro Sabini, vuole offrire un punto di vista particolare e diverso che attraverso i 4 film in programma esprime il desiderio di focalizzare l’attenzione dello spettatore sugli “incontri-scontri” generazionali, sulla diversità, su come sfruttare le occasioni più impensabili per creare un mondo nuovo. Le serate vedranno anche la partecipazione di autori, registi e attori di alcuni dei film in programmazione.
Il teatro come possibilità di ritorno alla vita per un gruppo di detenuti, guidati da un attore in “naftalina”, è il tema del film di apertura dell’1 agosto, Grazie ragazzi (2023).
La regia calibrata, attenta e virtuosa di Riccardo Milani esalta l’istrionismo di Antonio Albanese in stato di grazia, che nel ruolo del docente e attore sfigato, è il faro della messa in scena del testo di Beckett “Aspettando Godot”. Quell’attesa che i detenuti e lo stesso attore, conoscono bene. I primi tra le mura del carcere e lui tra le mura di casa in attesa di una scrittura che stenta ad arrivare. Completano il cast Vinicio Marchioni e Sonia Bergamasco per un film di grande levatura sociale e morale. Il film è il remake del film francese Un Triomphe di Emmanuel Courcol, a sua volta tratto dalla storia vera dell’attore svedese Jan Jonson, che mise effettivamente in scena Beckett con un gruppo di detenuti.
A seguire, il 2 agosto verrà proiettato la famosa invasione degli orsi in Sicilia (2019) di Lorenzo Mattotti, film d’animazione tratto dall’omonimo romanzo di Dino Buzzati. Presentato al Festival di Cannes nel 2019, nella sezione un Certain Regard, è una parabola sulla difficile convivenza tra specie diverse. Un film sulla diversità e su come risolvere il problema dell’integrazione e dell’uguaglianza. Il tema è affrontato attraverso la straordinaria novella che Buzzati scrisse i primi mesi del 1945 per le nipoti. Pubblicata a puntate sul Corriere della Sera, fu sospesa ad aprile dello stesso anno. Solo verso la fine dell’anno fu editata per intero. Una fiaba amara dove Tonio, figlio del re degli orsi, viene rapito dai cacciatori nelle montagne della Sicilia. Passato il rigido inverno il re decide di invadere la piana dove vivono gli uomini. Con l’aiuto del suo esercito e di un mago, riesce a vincere e a ritrovare Tonio. Col tempo, però, si renderà conto che gli orsi, corrotti dalle abitudini degli umani, non sono fatti per vivere nella terra degli uomini. Un finale amaro che riscatta il regno animale condannando quello di noi umani.
Un piccolo grande capolavoro segna il 9 agosto: Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni, con Giuliano Montaldo che torna alle sue origini di attore e un bravissimo (e sottovalutato dal cinema italiano) Andrea Carpenzano, è un gioiello di rara incisività e bellezza sull’interazione di generazioni distanti anni luce. Non solo generazionale ma anche di differenza sociale. Il vecchio poeta e il giovane smarrito che cerca punti di riferimento nella famiglia ma annaspa senza avere appigli possibili. Un rapporto che cresce poco alla volta per poi divenire intimo. Una sorta di passaggio di testimone tra uomini alla ricerca di un’identità.
Chiusura della rassegna il 10 agosto nel segno della leggerezza: Michela Andreozzi con il suo Genitori vs. influencer (2021) offre uno spaccato divertente e divertito del mondo dei social e delle nuove star di questo secolo: gli Influencer. Sugli scudi il protagonista Fabio Volo, un professore di filosofia alle prese con la dura fase dell’adolescenza della giovane figlia Simone, travolta dalla “moda” degli influencer. Un rapporto fino ad allora meraviglioso che si incrina quando lui afferma “Ne basta uno per rovinare il lavoro di professori e genitori”. E quando Simone rende virale l’ennesima sparata del papà contro i “friggitori del nulla”, Paolo si ritrova a duellare con Ele_O_Nora, una influencer seguitissima dai ragazzi. Un finale a sorpresa all’insegna del bel ridere.