La giunta comunale ha approvato stamattina, su proposta dell’assessore al personale, il nuovo modello organizzativo dell’Ente. Insieme a questo importante atto sono stati approvati anche l’assegnazione della dotazione organica relativamente a ciascuna struttura dirigenziale prevista dal modello, l’inserimento dei nuovi profili professionali nel vigente ordinamento professionale; il piano triennale del fabbisogno di personale 2018 – 2020 con la conseguente rideterminazione della dotazione organica; il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi dell’Ente, i criteri generali relativi alla disciplina delle posizioni organizzative e degli incarichi di alta professionalità, l’istituzione delle posizioni organizzative e degli incarichi di alta professionalità. Sono previste 74 assunzioni, di cui 54 nel 2019 e 20 nel 2020.
“Nelle linee programmatiche – sottolinea l’amministrazione comunale – era stata prevista la ridefinizione dell’attuale modello organizzativo, con l’obiettivo di ridare un nuovo impulso al Comune, nell’ottica di una migliore gestione delle risorse umane, in coerenza con le funzioni fondamentali conferite all’Ente”.
Fra gli altri obbiettivi il nuovo modello organizzativo si pone quellidella
– responsabilizzazione delle figure dirigenziali in ordine alla gestione della spesa e al corretto sviluppo dell’attività nei servizi di competenza;
– facilitazione dei rapporti con i cittadini utenti con la creazione dello Sportello unico per cittadini e aziende, anche attraverso la formazione e qualificazione del personale addetto;
– valutazione da parte dei cittadini della qualità delle prestazioni erogate;
– valorizzazione e potenziamento, con appositi uffici e nuove risorse, con massima priorità, delle tematiche legate all’ambiente, alla riscossione dei tributi, ai bandi europei, alla gestione delle società partecipate, all’innovazione informatica e all’istituzione dello Sportello unico per i servizi al cittadino.
LE CRITICHE DELLA UIL
Il Comune di Terni, alla pari degli altri comuni, torna ad assumere come conseguenza delle modifiche legislative nazionali. Tuttavia – scrive la UIL in una nota – le nuove assunzioni non riusciranno neanche a compensare le cessazioni che in questi ultimi anni ci sono state e che ci saranno prossimamente per effetto di “quota 100″. L’assunzione di decine di persone è un fatto sicuramente positivo per cui la UIL si è fortemente battuta e in questo contesto registriamo con favore anche la stabilizzazione delle precarie dei servizi educativi per la cui soluzione ci siamo fortemente impegnati.
La Giunta ha anche approvato quello che definisce il Nuovo Modello Organizzativo, partendo però con il piede completamente sbagliato.
Gli assetti organizzativi infatti sono temi da sempre di particolare interesse per le Organizzazioni sindacali, sia nel settore privato sia in quello pubblico.”
“La riorganizzazione però – aggiunge la UIL – si fa senza alcun serio confronto con il sindacato e con i lavoratori. Cosa del tutto inedita visto che non era mai prima accaduto, neanche con le gestioni commissariali.
L’assessore al personale ha convocato un inusuale e fugace incontro “politico” e ha presentato “il nuovo modello organizzativo”, dopo aver precisato che il nuovo modello è frutto di lavoro di mesi. Quindi hanno proceduto senza alcuna fretta.
Dopo mesi di letargo è sopraggiunta, dalla mattina alla sera, un’improvvisa fretta che sembra solo un pretesto per eludere un qualsiasi confronto, dal quale sarebbero potute venire solo proposte costruttive.
Nessuna possibilità dunque per il sindacato di sviluppare un serio e propositivo confronto e di coinvolgere i veri protagonisti, cioè i lavoratori, dai quali sarebbero di certo venute utili osservazioni e suggerimenti.
Nel merito poi, oltre alle solite pompose affermazioni, non sembra possano essere individuate altre innovative decisioni a partire dalla formazione del personale completamente assente nonostante il Comune avrebbe, secondo gli obblighi contrattuali, dovuto destinare ad essa circa 500.000 euro. Ma su questo l’Assessore continua a fare l’orecchio da mercante.”
“Una riorganizzazione – secondo la UIL – che già parte male, anzi nel peggiore dei modi.”