Il Comune di Terni ha varato un piano anti inquinamento su più fronti:atmosferico, elettromagnetico, acustico, idrico e del suolo. Quello atmosferico è il più importante per le ricadute che ha sulla salute pubblica. Entro 5 anni l’obbiettivo è quello di rientrare nei limiti previsti dalla legge.
“Le azioni che il Comune ha definito nel Programma – ha affermato l’assessore all’Ambiente Emilio Giacchetti – derivano in parte dagli indirizzi forniti dalla Regione attraverso il Piano della Qualità dell’Aria, riguardanti principalmente misure per il traffico veicolare e in parte dalla pianificazione locale, attraverso il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, strumento strategico per una revisione radicale della mobilità in ambito cittadino. L’accesso a fondi regionali e statali potrà consentire l’attivazione di bandi per incentivare l’utilizzo di impianti di riscaldamento a maggiore efficienza, lo sviluppo della mobilità alternativa e l’introduzione di sistemi di teleriscaldamento. Con la regolamentazione comunale saranno inoltre affrontati gli aspetti relativi allo spazzamento e al lavaggio delle strade nel periodo invernale, alle prestazioni energetiche degli edifici, alla limitazione dell’impiego di biomasse, gasolio, Btz (olii combustibili a basso tenore di zolfo) nonché i provvedimenti che interessano le attività produttive e commerciali. In ultimo ma non meno importante è l’avvio di interventi di compensazione ambientale con l’introduzione nel tessuto urbano di elementi di forestazione costituiti da essenze vegetali in grado di operare la cattura delle particelle nocive nell’aria”.
Per l’inquinamento elttromagnetico si punta a una riduzione degli impianti presenti sul territorio.
Per quanto riguarda l’inquinamento acustico è in fase di elaborazione un piano comunale di classificazione acustica e un piano di risanamento acustico per ridurre l’esposizione dei cittadini al rumore. I provvedimenti riguarderanno anche attività da spettacoli e pubblici e industriali.
Interventi anche per la tutela delle acque e del suolo da affrontare con innovativi interventi di fitocapping e fitorimedio, in collaborazione con enti di ricerca e Università.
Infine, la questione rifiuti: l’amministrazione comunale ha deciso di realizzare centri di raccolta e un centro del riuso. Anche per ovviare alla questione irrisolta dei rifiuti abbandonati in strada, tanto in periferia quanto nelle zone del centro della città.
Sul fronte della raccolta differenziata vi è un’attenzione capillare alle criticità rilevate nel corso del primo anno dal completamento dei servizi di raccolta domiciliare, che, nonostante gli ottimi risultati raggiunti in termini di percentuale di differenziazione, impongono una ottimizzazione in termini qualitativi del servizio, sia in linea generale che per la raccolta di determinate categorie di rifiuti ( olii, toner, pannolini).
““Da evidenziare , infine l’ambizioso progetto di realizzare un polo di ricerca e sperimentazione – ha concluso l’assessore – al fine di individuare le interconnessioni fra inquinamento e ricettori ambientali al fine di poter contribuire alle indagini epidemiologiche in atto.”
Saranno potenziati i controlli e sarà avviata una campagna informativa diretta ai cittadini basilare per la comprensione delle criticità e la diffusione delle buone pratiche di tutela ambientale.