Dibattito serrato ieri sera in consiglio comunale dove si discuteva delle partecipate pubbliche.
Alla fine la revisione ordinaria delle partecipate è stata approvata con i 19 voti a favore della maggioranza (Lega-FDI-FI-Terni Civica-Misto), 9 voti contrari (M5S-PD-Senso Civico-Terni Immagina) , 3 astenuti (Uniti per Terni).
La revisione approvata, illustrata brevemente dal sindaco Latini, prevede: il mantenimento senza interventi delle quote di partecipazione per Asm, TerniReti, Umbria digitale, Sviluppumbria; il mantenimento con azioni di razionalizzazione della società per FarmaciaTerni e Sii; la prosecuzione delle procedure di liquidazione per Atc e Atc servizi mentre per Usi e Isrim Scarl nessuna azione di razionalizzazione in quanto in attesa della conclusione delle procedure fallimentari.
Tutto il dibattito in consiglio comunale però si è acceso sulla situazione in ASM e sulla prospettata (e confermata) volontà di cedere il 15% delle quote di proprietà ASM nel Servizio Idrico Integrato ad ACEA per un valore di circa 6,5 milioni di euro. Il timore è quello che ACEA possa di fatto divenire il controllore di SII.
Va detto, comunque, che ieri sera, non si discuteva della vendita delle quote detenute da ASM in SII.
Le opposizioni hanno insistito sul fatto che SII resti in mano pubblica ma si sono viste bocciare tutti e 4 gli emendamenti presentati.
POCOCACIO E SIMONETTI DURISSIMI.
Ha suscitato un’autentica ovazione del pubblico presente nell’aula del consiglio comunale l’intervento della consigliera del M5S Valentina Pococacio: “E’ probabile che nei banchi della maggioranza non ci sia chi comanda ACEA ma dalle delibere che stanno arrivando in consiglio comunale sorge il dubbio che nella maggioranza sieda chi prende gli ordini da ACEA – ha scandito la Pococacio – perché in questo momento c’è un privato che, di fatto, sta decidendo per noi e al quale voi avete intenzione di dare , in realtà, maggiore potere. Non condividete la struttura della SII? Non condividete quali erano i patti parasociali? Fate in modo e maniera di cambiarli. Ci sbandierate che avete vinto, che siete maggioranza, noi siamo ridotti in 4 gatti, avete tutta la forza e tutto il mandato popolare per ribaltare il tavolo che hanno messo in piedi loro o chi per loro (e si rivolge ai consiglieri del Partito Democratico) , potete fare di meglio , modificate lo statuto della SII , dando più controllo pubblico invece che meno controllo pubblico, modificate i patti parasociali e invece? Dopo che ci avete propinato cambiamento, cambiamento, io vi ritrovo qui a percorrere la loro stessa strada. Perché? Oltretutto non solo abdicate il controllo pubblico che non è vostro ma è della cittadinanza, quindi voi rinunciate a un diritto non vostro e questo è imperdonabile, voi dovevate esercitarlo per conto di altri, non per conto proprio. Voi invece al controllo pubblico abdicate e abdicate anche al vostro potere politico di decisione schierandovi in maniera pavida dietro la sentenza della Corte dei Conti. Volete fare una cosa? Abbiate la faccia di dire che volete farla ma non vergognatevi se va nella stessa direzione dello statuto che hanno fatto quelli di prima che tanto criticate. Abbiate il coraggio delle vostre scelte – ha detto rivolgendosi ai banchi della maggioranza – e garantite alla cittadinanza maggiore controllo pubblico e non minore controllo pubblico. Limitate il potere di ACEA e non aumentatelo il potere di ACEA.”
L’intervento della Pococacio è stato salutato da un lunghissimo applauso.
Di delibera “porcata” cui il Movimento 5 Stelle “si opporrà in tutte le sedi” ha parlato il consigliere Luca Simonetti il quale ha ribadito che “questa giunta verrà ricordata per aver privatizzato l’acqua, non per le luci di Natale.”
FARMACIA TERNI
A sollevare dubbi sul futuro di Farmacia Terni è la consigliera di Uniti per Terni Paola Pincardini:” abbiamo parlato della SII e della eventuale vendita delle quote ma nel piano di razionalizzazione si parla anche delle altre partecipate, in particolare – sottolinea la Pincardini – quando si parla di Farmacia Terni c’è scritto….L’ente , dopo aver valutato i risultati del bilancio, alla luce di quanto indicato dal consiglio comunale, avendo avviato le attività necessarie e indispensabili alla riorganizzazione e ristrutturazione della società al fine di renderla concorrenziale sul mercato nazionale, valuterà la soluzione gestionale più consona alle esigenze, agli obbiettivi e agli interessi dell’ente e della società compresa la valutazione dell’opportunità di cedere definitivamente le quote sociali.”
Per la maggioranza la replica del capogruppo della Lega, Leonardo Bordoni: ” sono state dette imprecisioni giuridiche, e ci può stare – ha detto Bordoni – dispiacciono altre considerazioni perché , da un lato offendono, dall’altro gettano anche un discredito su tutto l’emiciclo perché non posso accettare l’idea che si pensi che da queste parti qualcuno prenda ordini da ACEA. Sia chiaro, nessuno da questa parte prende ordini da ACEA. Questa non è una delibera che a me piace, come la vendita delle quote ad ACEA, avrei il piacere di discutere una delibera diversa, ma non è così. Il passaggio cui siamo costretti è il coraggio delle scelte, anche difficili, anche che non ci piacciono.”