Le aspettative erano tutte per un derby non bello calcisticamente parlando ma combattuto e dal risultato incerto. Lo ha vinto la Ternana facendolo suo con pieno merito in virtù di una maggiore ricerca al giuoco di squadra, alla migliore espressione tecnico tattica. Insomma, grande soddisfazione in casa rossoverde e degli oltre 11 mila del Liberati perché vincere un derby non è cosa di tutti i giorni e, solitamente, dà quella spinta, sia motivazionale che di fiducia nei propri mezzi, che può risultare determinante per l’esito della stagione. E’ vero che il Perugia nel secondo tempo, dopo che aveva tenuto in panchina ben 4 attaccanti, ha cercato di raddrizzare il match ma ha trovato una Ternana Attenta, concentrata, determinata a portare a casa il derby che ha stroncato sul nascere qualsiasi iniziativa degli avversari. In casa del Perugia si dice che la differenza l’abbia fatta il rigore che ha parato Iannarilli e questo può anche darsi, ma non si può negare la migliore organizzazione di gioco dei rossoverdi, la migliore qualità di manovra, lo stupendo gol di Partipilo e l’adattabilità della squadra tutta ad un gioco dell’avversario che non è così semplice, come sembra, affrontare.
Bene la squadra nella sua compattezza, bene i singoli, nessuno ha ciccato la prova derby, anzi qualcuno ha giocato davvero da 8 come Sorensen, Di Tacchio, e bene Cristiano Lucarelli che ha preparato nel migliore dei modi il derby motivando la squadra in maniera impareggiabile. E bene, infine, la tifoseria che ha risposto in maniera sorprendente al richiamo del derby e all’invito di Cristiano Lucarelli.