“Per me è una sfida professionale perché dopo 25 anni di lavoro a Vicenza, dei quali gli ultimi 6 come direttore, ho deciso di mettere questa mia esperienza a disposizione dell’istituto. Ho trovato un istituto molto vivo, molto propositivo che è un vanto per la città. Non è una questione di campanili, però un po’ di orgoglio ci vuole. L’istituto Briccialdi è l’università della musica della città di Terni, questo deve essere il punto di partenza e questo per stratificazione normativa , il cui ultimo processo è rappresentato dalla statizzazione che vedrà il compimento il 1 gennaio 2023. Credo che avere una università della musica in città nasce da una tradizione , da una identità che nel corso dei secoli si è sviluppata”.
Lo ha detto, presentandosi, il nuovo direttore del Conservatorio di Terni, il maestro Roberto Antonello. Antonello sostituisce nell’incarico il maestro Marco Gatti che torna a fare l’insegnante dopo 6 anni in cui è stato direttore.
“La mia permanenza in questo istituto – ha detto l’ex direttore Gatti – è trentennale e questa è l’occasione più difficile che mi si presenta per parlare in pubblico. Posso dire: quello che di evidente ho fatto è inutile dirlo, quello di non evidente che ho fatto speriamo che appaia presto . Una cosa è importante, l’atteggiamento con cui certi sogni si sono perseguiti e che si è cercato, disperatamente o con gioia, di realizzare e il senso di responsabilità. Ho l’ambizione di pensare che il mio atteggiamento di responsabilità sia stato l’impegno a trovare per ogni situazione la risposta migliore possibile. Se posso lasciare un piccolo insegnamento è continuare a perseguire il sogno con questo senso di responsabilità. Sono felicissimo di lasciare in mano al collega Roberto Antonello una sfida importantissima, sono sicuro che verrà raccolta nel migliore dei modi”.
“Per me è una sfida professionale – ha ribadito il neodirettore Antonello – ma è anche una sfida per l’istituto che è stato promosso, con la statizzazione, a Conservatorio di Terni e fra le sfide c’è anche quella dell’internazionalizzazione. Saremo inseriti in portali internazionali che consentiranno allo studente, anche extra UE, di scegliere Terni come luogo dove fare il percorso di studi di alta formazione musicale. Questa è la sfida , fare percepire all’esterno, anche all’estero , il valore dell’istituto. Ci sono anche molte altre sfide che sono legate a progetti PNRR , oltre a intercettarle dobbiamo tradurle in atti concreti, pratici, perché la ricaduta sul territorio è notevole. Parlo, ad esempio – ha specificato il direttore del Conservatorio ternano – di fondi destinati a disabilità e disturbi dell’apprendimento applicati agli istituti musicali e parlo dell’orientamento per le ultime tre classi della scuola secondaria di secondo grado. Si tratta di sfide per il futuro con ricadute sul territorio. Tutto ciò che riusciremo a fare sarà motivo di orgoglio per la città”.
Sala affollatissima. Oltre la presidente del Conservatorio, Letizia Pellegrini, erano presenti fra gli altri, il vescovo mons.Francesco Soddu, la presidente della provincia di Terni, Laura Pernazza, il sindaco Leonardo Latini e l’assessore regionale Paola Agabiti.