Per la vicenda drammatica di Cisterna di Latina dove un carabiniere ha sparato alla moglie ferendola e ucciso le due figlie adolescenti, prima di suicidarsi, è stato tirato in ballo il ruolo degli psicologi che avrebbero concesso l’indonietà di servizio a Luigi Capasso.
Non è così secondo David Lazzari, presidente dell’ordine degli psicologi dell’Umbria e membro dell’esecutivo nazionale.
“Molti media hanno riportato che gli psicologi avrebbero dato carta bianca al carabiniere di Latina per il possesso dell’arma di servizio. In realtà – spiega il professor Lazzari – non ci sono psicologi nelle commissioni mediche che valutano queste cose, perché la normativa non lo prevede (nonostante le nostre richieste). E quindi la notizia è infondata e va corretta”.
“E’ vero invece – sottolinea Lazzari – che l’ordine nazionale nel 2017 ha stipulato una convenzione con l’Arma dei Carabinieri per l’aiuto psicologico ai militari e familiari. E questa credo sia una notizia, che testimonia la disponibilità della Comunità professionale e dell’Ordine che la rappresenta”.
“Aggiungo una considerazione generale – conclude il professor Lazzari – Il buon uso delle competenze psicologiche è importante e a volte risolutivo (in queste situazioni sempre necessario anche se, come ovvio, non sempre sufficiente da solo), ma il più delle volte non sono gli Psicologi a deciderlo…. siamo indietro culturalmente e come normativa su questo…”.