Al terzo anno ha anche ottenuto il riconoscimento quale festival di “importanza nazionale”, seguendo così, il Festival di Spoleto, l’altra manifestazione a potersi fregiare di tale “medaglia” consegnata dal Ministero della Cultura: è Narni Città Teatro che pian piano si consolida, si fa conoscere ed apprezzare a tutti i livelli.
Quella del 2022 è stata, tra l’altro una edizione fantasmagorica, con decine di spettacoli, a tutte le ore, per tutte le forme dello spettacolo ed alla fine con ben tremila spettatori. Il Ministero della Cultura manterrà la sua mano sopra il festival sino al 2025.
Il festival è diretto, in duo, da Davide Sacco e Francesco Montanari, che sono entrati in punta di piedi a Narni, ma hanno “rivoltato” la percezione del teatro riportandolo, a tutto tondo, dentro il cuore dei narnesi.
Un risultato importante che però mette in ambasce i due direttori: da adesso in poi c’è solo da migliorarsi, cosa non facilissima, ma che rimane il loro obiettivo. Di sicuro il “teatro delle rane” si è completamente aperto a tutti, compresi i giovanissimi, facendolo diventare una appendice della piazza Marconi.
Eccola una dichiarazione dei direttori artistici Davide Sacco e Francesco Montanari: “Essere il secondo festival in Umbria, dopo Spoleto, riconosciuto dal Ministero in sole tre edizioni è un grande orgoglio, ma questo non è il risultato di un singolo, bensì di una comunità intera. Narni ha riconosciuto questo festival come il suo festival e tutti, tutti lo proteggono, lo curano come una bellissima pianta che può dare sempre fiori migliori: chi arriva qui, a Narni, entra in un progetto culturale che sfuma platea e piazza, foyer e strutture ricettive, chi arriva qui a Narni e si sposterà per il Museo, il Comune, i ristoranti, le piazze, il teatro, la Rocca, saprà benissimo capire quando è iniziata l’opera d’arte ma non riuscirà a comprendere quando e dove essa sia finita”.