“Avrebbero dovuto essere pagate il 10 giugno, ma questo mese i lavoratori dell’azienda Sangraf di Narni non hanno ancora ricevuto le loro mensilità”.
È quanto fanno sapere le organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca e Uiltec, congiuntamente alle Rsu dello stabilimento, rendendo note le grandi difficoltà che stanno vivendo i dipendenti della ditta specializzata nella produzione di elettrodi di grafite per la produzione di acciaio al forno elettrico.
“Questa è la goccia che sta facendo traboccare il vaso – dichiarano Filctem Cgil, Femca e Uiltec – sono mesi che la situazione produttiva dello stabilimento di Narni registra una marcia sotto gli standard minimi di volume necessari alla sostenibilità, tant’è vero che la cassa ordinaria è stata consumata tutta ed è stata richiesta la Cig straordinaria. La proprietà chiarisca subito con i fatti la strategicità di Sangraf a Narni e paghi subito gli stipendi dei lavoratori”.
“L’azienda sostiene che questo rallentamento produttivo – aggiungono le organizzazioni sindacali – sia causato dalla situazione di mercato, unita ai costi energetici e delle materie prime. Ciò ha portato, già da marzo, alla fermata del forno e allo spegnimento della caldaia, poi rimesse avanti. La cosa grave è che la proprietà, nei vari incontri sindacali, da un lato dice che lo stabilimento di Narni è strategico per il gruppo parlando di continuità produttiva e dall’altro, nei fatti, da segnali preoccupanti e contraddittori. Tra l’altro questo mese, nonostante le rassicurazioni non ha pagato gli stipendi entro la solita data solita: il giorno 10 del mese. Come organizzazioni abbiamo avuto vari incontri con la direzione aziendale e l’amministratore delegato. Addirittura, abbiamo richiesto e avuto un incontro con la proprietà cinese”.
“La proprietà e l’amministratore delegato – affermano ancora i sindacati e le Rsu –, parlano della loro intenzione di avere una continuità produttiva ma, nei fatti, non abbiamo contezza di ciò che succederà dopo luglio. Si sta infatti procedendo a lavorare le materie prime già presenti in stabilimento e i lavoratori stanno operando in condizioni precarie, data la carenza riscontrata negli organici e alcune problematiche tecnico-produttive. La proprietà dichiara lo stabilimento strategico e la volontà di dare continuità alla produzione di elettrodi a Narni, anche se mesi fa ha già fermato lo sviluppo del progetto Sanod, presentato in grande stile alla cittadinanza al teatro San Domenico. Oltre le problematiche produttive, questo mese sono a rischio anche le spettanze dei lavoratori, quindi oltre al danno la beffa”.
“Riteniamo questo comportamento inaccettabile – concludono Filctem Cgil, Femca e Uiltec – abbiamo già inviato formale diffida e messa in mora e procederemo ad attivare tutti i canali istituzionali necessari per chiarire il futuro dello stabilimento di Narni e tutte le procedure atte a tutelare i lavoratori e le lavoratrici”.
Nei prossimi giorni si terrà l’assemblea dei lavoratori per decidere il percorso.