Fabrizio Dominici se ne torna a Rimini, lasciando l’assessorato al bilancio e alle aziende derivate. Ma portando via con sé la soluzione di un mistero: chi è Fabrizio Dominici? Com’è arrivato nella giunta comunale ternana? E’ stato suo il ruolo forse più delicato: quello di operare sui libri di un’azienda dichiarata in fallimento, cercando di trovare la quadra per un rilancio. Va bene, è un commercialista molto affermato di Rimini, socio fondatore e direttore generale della Dominici & Associati, studio legale e tributario, specializzato in consulenza tributaria, societaria e del lavoro. Cavaliere della Repubblica. Appassionato di vela.
Tutte cose che si scoprono attraverso una mini-navigazione in Internet. Ma poi? E’ reatino come dissero all’inizio dell’avventura? O invece ternano di Cesi? Cose sue, alla fine.
E’ invece un altro il mistero che più incuriosisce. Ma nella giunta ternana chi ce lo ha mandato? Era in quota Lega o Forza Italia? A dar retta alle voci sembrerebbe più vicino ad uomini della Lega: sarebbe stato Salvini in persona, secondo alcuni, ad averlo praticamente imposto perché serviva un tecnico “forte” per affrontare la situazione finanziaria del Comune. Ma come metterla, allora, col fatto che secondo voci di corridoio la sua giubilazione sia dovuta proprio ad una Lega in cerca di maggiore spazio in giunta? Ciò significherebbe che la sua presenza sia ascrivibile a Forza Italia del suo “collega” (anzi ex) il Cavaliere? E allora perché proprio Dominici ha raccontato di scambi di messaggi wathsapp con Matteo Salvini? O forse lo stesso Dominici paga per aver criticato la commissaria Saltamartini che, a suo dire, aveva bloccato ogni cosa e “io non sono tipo da sedia”.
Vabbé. Passato l’Ufo Dominici adesso bisogna pensare alla sostituzione. C’è chi parla di Cristiano Ceccotti, l’ “ideologo” della Lega ternana; c’è chi parla invece di un tecnico “puro”, così magari eviterà di sconfinare nell’orto degli altri assessori. Pare sicuro un rimescolamento delle deleghe assegnate a suo tempo.
Ciò che sembra evidente è comunque che c’è bisogno di qualcuno che, agendo da dentro o fuori la giunta, riporti un po’ di serenità anche se, probabilmente, non passerà tanto morbidamente lo “sgarbo” compiuto dalla maggioranza nei confronti di Marco Cecconi, assessore al welfare, nella vicenda della delibera per i trasporti disabili. Giusta o sbagliata che sia quella delibera, l’assessore – convinto delle sue azioni – la conferma, la difende e coerentemente la ribadisce. Invece la maggioranza ha chiesto e votato la sospensione.
Che fare, allora, per riportare la serenità necessaria? Prima di tutto toccherà al sindaco Leonardo Latini, che pare, in verità, riuscire nonostante tutto a mantenere un comportamento equilibrato (a parte la vicenda Dominici).
Sembrano destinate al fallimento, invece, certe squallide manovre di chi sogna da tempo di entrare in giunta.