Nel film tv “Carla” dedicato alla vita di Carla Fracci e liberamente ispirato all’autobiografia “Passo dopo passo – La mia storia”, diretto da Emanuele Imbucci, c’è anche il musista ternano Gustavo Gasperini.
“Sono stato contattato per partecipare in qualità di violinista alla realizzazione del film “Carla” – racconta Gasperini – e ho accettato ben volentieri questa opportunità. Il mio impegno è consistito nel suonare, interpretare con violino, la musica di Carlos Jardel “Por una cabeza”. La mia interpretazione, che spero sarà gradita al pubblico, si è diciamo così manifestata durante una scena particolare in cui la piccola Carla, siamo negli anni ‘40 e si reca con i genitori in un locale dove si ballava il tango e sulle note di “Por una cabeza” inizia e spontaneamente a destreggiarsi in una danza con lo stupore dei presenti e lo stupore soprattutto di una insegnante di danza che subito la nota. La mia collaborazione al film in qualità di musicista, con altri colleghi, è stato il coronamento di questo momento di danza della piccola Carla”.
Per tre settimane, tra febbraio e marzo, seppure in un periodo di restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, ad Orvieto si sono svolte gran parte delle riprese che hanno toccato anche Roma e Milano. Numerose le location dei set – il teatro Mancinelli, l’ex caserma Piave, il laghetto di Sugano, appartamenti privati – dove sono state ricreate ambientazioni ed atmosfere degli anni ’50 e ’70 che videro l’ascesa di Carla Fracci ad icona e mito del balletto italiano e internazionale, riconosciuta come una delle più grandi étoile del XX secolo. Una storia bella e intensa che ripercorre il percorso umano e professionale della grande artista interpretata da Alessandra Mastronardi.
Per Gustavo Gasperini è stata una bella soddisfazione partecipare a questo film che ha subito avuto un buon successo.
“Soddisfazione professionale, ma ancor più umana, sottolinea il musicista ternano, in quanto ho avuto modo di relazionarmi con altri colleghi musicisti e poi con tutto lo staff della produzione del film, scenografi, il regista, il produttore, i costumisti, insomma l’ambiente del del cinema che io conosco, ma di cui avevo esperienza solo 10/15 anni or sono. Mi ha riportato, diciamo così, nella compagine di una grande famiglia in cui si nota proprio il senso della collaborazione per un risultato comune. Quindi al di là della soddisfazione, che non nego perché sarei sarei falso se dicessi che non ho provato una grande soddisfazione sia umana che professionale, però è stato bello circondarmi di di figure professionali di grande pregio, di grande raffinatezza e se vogliamo ho avuto modo anche di sperimentare emozioni artistiche che da musicista, da violinista e quindi concertista, era da tempo che non provavo. La soddisfazione è stata un po’ nell’insieme, nella totalità delle figure appunto che ho conosciuto, poi ho rivisto molti amici. Insomma è stata veramente un’esperienza intensa”.