“Mi sono sentito con mia sorella mentre tornavo da Narni e lei mi chiedeva se mi mancheranno e io ho risposto di no perché ci stiamo sentendo e ci stiamo vedendo e poi perché fra poco sarei stato con voi a consumare il pasto di Natale, voi che siete non la mia famiglia allargata ma la mia famiglia reale”.
Lo ha detto il vescovo di Terni-Narni-Amelia, mons. Francesco Antonio Soddu, agli ospiti del pranzo di Natale allestito quest’anno nella parrocchia di san Matteo a Campitello.
Mons. Soddu, in precedenza, facendo gli auguri alla città, aveva detto che “sì, la festa ci vuole ma non la festa fatta di cose abbaglianti che non lasciano poi nessuna traccia, lasciano semplicemente un amaro ricordo invece la festa, quella autentica, lascia la traccia di bene e di pace nella vita di tutti”.
120 circa gli ospiti del pranzo, di diverse nazionalità e religioni assistite dalle associazione caritative della diocesi, altre della parrocchia di Santa Maria del Rivo e delle case di accoglienza, famiglie seguite dall’Emporio Bimbi della San Vincenzo de’ Paoli che vivono particolari situazioni di bisogno, immigrati e anziani, persone sole ed anche coloro per i quali è divenuta ormai una tradizione essendo presenti dal 2000 anno in cui nella diocesi di Terni ha avuto inizio la tradizione del pranzo di Natale, e alcune famiglie che hanno deciso di trascorrere la festa non a casa propria, ma insieme ai più bisognosi della città.
Il pranzo è stato offerto dalla ACTL ed è stato cucinato magnificamente dallo chef Matteo Barbarossa. “Abbiamo fatto un menù che andasse bene per tutti e così abbiamo tolto il maiale visto che ci sono persone musulmane. Ci siamo mantenuti quindi su uno standard che andasse bene per tutti”. Antipasto, ciriole alla boscaiola, uno spezzatino di tacchino con olive, capperi, patate accompagnato da una verza con uvetta e pinoli. Dolci tradizionali “e un dolce che abbiamo realizzato noi – aggiunge lo chef Barbarossa – un incrocio tra un dolce tipico napoletano e un nostro dolce, la base della caprese al cioccolato con dentro tutti gli ingredienti del pampepato”. “È una cosa che volevo fare da tempo – dice ancora Matteo – ho cercato di restituire qualcosa alla comunità visto che mi ritengo fortunato nel mio lavoro”.
Il saluto dell’amministrazione comunale è stato portato dall’assessore al welfare Viviana Altamura che ha annunciato anche la novità del cenone di san Silvestro