24 agosto 2016, ore 3,32. Ricordo come fosse ieri, ero alla tastiera, come mio solito durante la notte, in una stanza a piano terra. La vibrazione fu forte, era evidente che c’era stata una scossa di terremoto. La domanda che sorse spontanea: se l’epicentro è stato da queste parti, non è grave, se è stato lontano, sì. Sentirla forte, a piano terra, a tanti chilometri di distanza, infatti, non è una cosa lieve, di poco conto. E, infatti, pochi minuti e cominciarono ad arrivare le prime testimonianze, le prime notizie. E si è capito subito che era successo qualcosa di devastante: la scossa, valutata del 6° grado della scala Richter provocò 300 morti e la distruzione di interi paesi, che sono diventati tristemente famosi: Accumoli, Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, Amatrice. La violenta scossa provocò danni, ma non vittime, anche nell’alta Valnerina: Preci, Norcia, Cascia.
A tre anni dal terremoto con la ricostruzione siamo moltissimo indietro. Gli amministratori locali se la prendono con la burocrazia, i lacci e lacciuoli che impongono 100 pareri prima di assumere una decisione.
Sabato sera, 24 agosto, i tifosi del Rieti e quelli della Ternana hanno voluto ricordare le vittime del terremoto. Nel primo tempo sono stati i tifosi di casa a esporre uno striscione, nel secondo tempo quelli della Ternana: “3 anni son passati, nessuno vi ha dimenticati.. Amatrice”.
L’esposizione degli striscioni è stata accompagnata da calorosi applausi di tutto lo stadio.