Dopo qualche anno di assenza dalla scena politica è in piena campagna elettorale Federico Salvati che corre nel collegio uninominale ternano della Camera dei deputati per il Partito Repubblicano-Ala.
Salvati è stato consigliere comunale per 15 anni, fino al 2014.
La sua carriera politica è iniziata nel Centro Cristiano Democratico che fondò , a Terni, insieme a Francesco Renzetti. Pierferdinando Casini, era il segretario nazionale del partito.Poi ci fu la trasformazione in UDC (unione di Centro) in seguito alla fusione con il CDU di Rocco Buttiglione. Salvati fonda a Terni l’UDC insieme a Franco Caffarelli ed Edoardo Mazzocchi.
Ma “mi fu detto che gli iscritti alla Massoneria non rientravano nello statuto del partito”. “Io sono iscritto alla Massoneria da oltre 31 anni – afferma Salvati – e sono rimasto coerente ai principi”. Salvati dunque lascia l’UDC e , poco dopo, approda al berlusconiano Popolo delle Libertà con cui viene rieletto in consiglio comunale. Sul finire della consiliatura, però, il PDL si scioglie e Salvati non si iscrive né a Forza Italia, né a Fratelli d’Italia, né alla Lega Nord.
Ora il ritorno nel Partito Repubblicana-Ala che corre fuori dagli schieramenti e che, per entrare in Parlamento deve raggiungere il 3% dei consensi. “Il nostro obbiettivo – afferma Salvati – è sì raggiungere il 3% ma è anche quello di dare vita a un laboratorio politico serio perché la politica non si fa a breve termine, bensì a medio-lungo termine. Sarebbe stato più facile schierarsi con la destra o con la sinistra ma non è stato il caso di scegliere questa strada perché questo è l’inizio di un cammino”.
“Se sarò eletto – aggiunge Salvati – voglio fare una interrogazione parlamentare per vedere come è stata venduta AST, da parte di Romano Prodi perché la vendita di AST ha lasciato grandi dubbi.”
Se non sarà eletto, Salvati assicura l’impegno del Partito Repubblicano alle prossime amministrative di Terni.