Intervento del sindaco di Terni, Leonardo Latini, dopo l’emanazione del decreto della presidenza del consiglio dei ministri che ha stabilito il fermo di fabbriche e aziende non strettamente necessarie.
QUESTO L’INTERVENTO DEL SINDACO
“Dopo l’ultimo decreto della presidenza del consiglio dei ministri, si pone il tema delicato della individuazione delle attività che potrebbero continuare la produzione in base a criteri di essenzialità, strumentalità e soprattutto di strategicità. Questo con particolare riferimento a quelle aziende che annoverano un numero significativo di lavoratori, come ad esempio AST.
Ferme le competenze del Governo e le attribuzioni agli organi periferici di rappresentanza sul territorio e al di là di ogni considerazione sulla rilevanza strategica di dette attività per l’economia nazionale, occorre tenere bene in considerazione i riflessi che ogni decisione, che dovrà essere presa all’esito di stringenti considerazioni circa gli aspetti sanitari e di sicurezza sui luoghi di lavoro, può avere sia sulla salute dei lavoratori coinvolti che dei cittadini nel loro complesso in questa fase così drammatica della nostra storia.
Appare evidente come i meri parametri economici non possano in questo frangente avere prevalenza assoluta rispetto all’obiettivo comune di tutelare nella maniera più piena ed efficace la salute delle persone.
In tale prospettiva una valutazione va senz’altro fatta anche con riferimento alla numerosità dei dipendenti che lavorano direttamente e indirettamente nelle aziende e, a cascata, su tutti i loro contatti in ambito cittadino.
Per questo, alla necessità di tutelare la salute dei lavoratori, si aggiunge, per il sindaco, quella di salvaguardare tutti coloro che con essi potrebbero entrare in relazione.
Avverto dunque il dovere, innanzitutto morale, di invocare prioritariamente la tutela della salute delle persone prima ancora degli interessi economici perfino attraverso l’adozione di eventuali decisioni forti che possano garantire una reale ed efficace salvaguardia.
Tutto ciò anche in considerazione della situazione locale relativa alla lotta per il contenimento del virus e al fatto che le prossime giornate e settimane saranno sicuramente decisive e che, per questo, non possiamo permetterci alcun errore di sottovalutazione, vanificando così pure gli sforzi di coloro che in questi giorni stanno rispettando le precauzioni imposte.
E’ proprio in forza di tali considerazioni che la Regione dell’Umbria, nelle more, ha chiesto stamane all’ASL di attivare i controlli più stringenti e severi per verificare il rispetto di tutte le misure sanitarie prescritte dal Governo nazionale all’interno di AST/TK.
Rimane fermo che nelle aziende e nei luoghi di lavoro che, sempre secondo le decisioni prese dal Governo Conte, continueranno la loro attività, dovrà essere adottata ogni garanzia a tutela dei lavoratori, delle loro famiglie e dei cittadini tutti”.