“Devo ribadire una ovvietà cui sono costretto a causa delle strumentalizzazioni cui abbiamo assistito in questi ultimi giorni.L’ovvietà che io volevo affermare , e questo lo depongono la mia storia, le mie amicizie, prima ancora che le mie valutazioni, è chiaramente che il sindaco non è in alcun modo una persona omofoba e non ha alcuna tendenza o afflato verso l’omofobia.Credo che questa fosse una precisazione scontata ma sembrerebbe che così scontata non fosse.Altrettanto ovvio che l’azione politica di questa amministrazione negli ambiti di riferimento perseguirà sempre ed esclusivamente la tutela dei bambini, questo sia ben chiaro.Detto questo colgo l’occasione per richiamare il consigliere Gentiletti a usare espressioni un po’ più consone nei confronti del sindaco”.
Parole del sindaco di Terni, Leonardo Latini, pronunciate in risposta a un intervento del consigliere di Terni Immagina, Paolo Angeletti che aveva commentato l’ormai famoso post con foto che ritrae lo stesso sindaco, il consigliere Maggiora e il senatore Pillon sotto una descrizione “Tre omofobi a Terni”.
“Poche parole per ricordare che la parola ferisce più della spada – aveva detto Angeletti – è totalmente offensiva da creare vergogna ed essere temporaneamente rimossa dal sito in cui era stata posta. E’ stato detto che è uno scherzo, ma non lo è. Se lo fosse sarebbe di pessimo gusto, sarebbe gratuito e ignobile. Ci auguriamo tutti, e dico tutti, che chi l’ha scritta, se ha un minimo di dignità, si scusi, non con noi, ma con tutti i cittadini , con chiunque l’abbia letta. E’ il minimo che possa essere fatto”.
Le parole del sindaco non hanno spento affatto la polemica, anzi l’hanno rinfocolata per via di quell’accostamento fra omosessualità e diritti dell’infanzia.
“Tirare in ballo i bambini mentre non ci si scusa ma si afferma di non essere omofobi è alquanto singolare e, personalmente, con il rispetto che devo verso le istituzioni, mi indigna ancor più la necessità di riaffermare semplicemente , signor sindaco, il rispetto che ho per le istituzioni e per il suo ruolo.Il richiamarla – ha detto nel suo intervento il consigliere Alessandro Gentiletti – a chiedere pubblicamente scusa, e lei non ha chiesto scusa, muoveva da questo.Il richiamarla a dare prova di non essere omofobo e lei ha dato prova del contrario pubblicamente in questa aula, nasceva soltanto da questo.Mi scuso tuttavia se è apparso non consono il mio comportamento, mi scuso e lo faccio, a differenza sua. Il richiamo improprio alla tutela dei bambini in un caso così delicato dimostra scarsa sensibilità istituzionale.Aveva promesso un clima di pace e di concordia – ha concluso Gentiletti – a distanza di 5 mesi lei è riuscito a fare ciò che non è riuscito a nessun suo predecessore, a dividere la città e ad affermarsi come sindaco di una minoranza esigua e sparuta, perché ha votato circa il 25% degli aventi diritto, e spero che la civiltà di questa città quanto prima possa vedere altri giorni”.
Molto duro anche l’intervento di Thomas De Luca, Movimento 5 Stelle:”Io non so chi gli scrive i testi – ha esordito De Luca – se li pensa lei o se ha qualcuno che lo consiglia, signor sindaco.Io trovo assurdo, scioccante, fuori da ogni grazia di Dio, mettere in contrapposizione, in dialettica o in qualsivoglia relazione, il tema dell’omosessualità, dell’omofobia, con il tema dell’infanzia che sono cose che non c’entrano assolutamente nulla a meno che non si arrivi a pensare o fare illazioni che queste cose sono in qualche maniera relazionabili.Io sono veramente indignato difronte a questa situazione.Sono parole inaccettabili.Chiedo al sindaco che chiarisca – ha concluso il suo intervento, molto alterato, De Luca”.
E il sindaco ha replicato immediatamente. “Il consigliere De Luca ha equivocato le mie parole – ha detto Latini – io volevo specificare che si viene tacciati di omofobia anche quando si vogliono tutelare i diritti dei minori, è successo.Ma non c’è alcuna correlazione fra l’omosessualità e i diritti dei bambini, è fuori da ogni mia minima immaginazione, semplicemente era un ribadire due fatti ovvii”.