Il sistema imprenditoriale umbro stenta a riprendere ritmo, ma vede al suo interno il contributo sostanzioso dell’imprenditoria straniera che non conosce crisi.
È emerge dai dati Movimprese elaborati dalla Camera di Commercio dell’Umbria, con un focus sull’impresa straniera elaborato a partire dalle risultanze del Registro dell’Ente camerale.
Alle 1.285 iscrizioni di nuove attività economiche rilevate tra gennaio e marzo 2022 hanno risposto 1.544 cessazioni; si assesta cosi a 94.409 imprese lo stock di aziende registrate in Umbria.
Resta debole la dinamica delle iscrizioni, che rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno non registra un incremento, ma una lieve contrazione (-27 iscrizioni rispetto al I trimestre del 2021).
Dinamica influenzata quest’anno anche dal clima d’incertezza conseguente agli squilibri geo-politici innescati dal conflitto Russo-Ucraino.
Tra aperture e cessazioni d’impresa il saldo umbro è inchiodato sotto lo zero: -0,27% al 30 marzo 2022 (-0,18% a nel 2021).
Le imprese straniere, invece, non sembrano conoscere crisi: nel 2021 ci sono state +376 imprese nate, saldo postivo anche nel 2020.
Nell’anno della pandemia infatti sono nate 765 nuove imprese straniere e hanno chiuso i battenti 513 aziende. Al 31 marzo passano da 9.434 a 9.514 e chiudono il trimestre con un saldo positivo tra nuove nate e chiusure per 70 unità.
Le imprese straniere sono talmente dinamiche che, al I trimestre 2022, superano la quota del 10% sul totale delle imprese registrate in Umbria. Gli imprenditori stranieri sono anche più giovani: dei 13.103 titolari d’impresa operanti in Umbria, ben 6802, ossia il 51,9% hanno fra i 30 e i 49 anni, mentre tra gli italiani gli imprenditori under 50 sono il 41.131 su 148.040 ossia appena il 27,9%.
“Dai dati emerge una tendenza che sembra consolidarsi, il saldo tra imprese attivate e cessate è positivo tra gli immigrati e negativo tra gli italiani e la pandemia sembra aver impattato molto di più sulla base imprenditoriale italiana – commenta il Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria Giorgio Mencaroni – gli imprenditori stranieri sembrano andare controcorrente e rappresentano una parte strutturalmente significativa del tessuto imprenditoriale umbro”.