Solo un anno fa circa saliva le scale del Tribunale Federale Nazionale per le note vicende legate alla Ternana Calcio ed al suo ripescaggio e questi giorni vi ha fatto ritorno per un deferimento da parte del Procuratore Federale che gli imputava di non aver accertato la veridicità di un documento ricevuto dal padre di un ragazzo, Raffaele Vergaro, ed attestante la liberatoria del calciatore delle giovanili della Viterbese, ingaggiato, poi, dalla Ternana senza corrispondere il premio di preparazione.
Il personaggio in questione è l’ex presidente della Ternana Calcio, Stefano Ranucci. In questa circostanza l’attuale presidente del Consiglio di amministrazione dell’Università Niccolò Cusano è stato prosciolto, insieme alla società rossoverde, dalla Sezione Disciplinare del Tribunale Federale Nazionale ed ha espresso la sua soddisfazione per il verdetto emesso al nostro giornale.
“ Voglio ringraziare i giudici del Tribunale Federale Nazionale che questa volta hanno analizzato e giudicato con molta attenzione quanto richiesto dal Procuratore Federale che, con il suo deferimento, riteneva che fosse in capo al presidente di una società il compito di verificare la veridicità, la regolarità di un documento. E’ vero che le incombenze previste per un presidente di una società di calcio sono tante e variegate, ma è stato riconosciuto con la sentenza, con il proscioglimento pieno mio e della Ternana, che non spetta a nessun presidente, a nessun buon padre di famiglia e tanto meno ad una società di calcio verificare la veridicità e l’autenticità di un documento. Ho avuto fiducia nella giustizia sportiva e finalmente questa volta il TFN, dandomi ragione, ha ritenuto che quello della procura era un deferimento senza senso, non giustificato. Mi preme- continua l’ex presidente della società di via della Bardesca- per il buon esito finale della vicenda ringraziare i miei avvocati, Tortorella e Gallinelli, e l’avvocato Giotti che difendeva la Ternana.
” Sono contento- continua Ranucci – perché sarebbe stato un peccato macchiare con una inibizione il periodo in cui sono stato prestato il calcio. Una macchia che non si sarebbe meritato nemmeno la Ternana, la sanzione richiesta era di 5.000 euro, una società virtuosa, precisa, in regola con tutto”.
E dopo aver parlato della sentenza di proscioglimento con formula piena è naturale sfiorare l’argomento Ternana.
“ E’ chiaro che essendo il presidente del CDA dell’ Università Nicolò Cusano, che detiene la proprietà della Ternana, segua, anche se non con la stessa frequenza ma con la stessa passione, le vicende relative alla squadra rossoverde e non è un mistero, ad esempio, che le fidejussioni portino la mia firma. Non vedo l’ ora che inizi il campionato, a questo punto nella veste da tifoso, con la speranza che si possa fare qualcosa di importante perché Terni, i ternani e la Ternana, come ho sempre sostenuto, meritano sicuramente di più.
So che stanno lavorando con molta dedizione, e tutti in modo professionale, e mi fa piacere che il vicepresidente Tagliavento stia lavorando moltissimo avvalendosi anche dell’esperienza che ha vissuto al mio fianco.
Mi dispiace-chiosa Stefano Ranucci- non poter essere presente sabato prossimo a Trigoria per il match amichevole con la Roma in quanto i miei impegni all’estero per l’Università me lo impediscono”.
E a proposito di università, Ranucci non lo dice apertamente ma lascia intendere che, forse, presto anche Terni, confermando le indiscrezioni, avrà una sede dell’Ateneo romano.
“ Stiamo lavorando molto sull’espansione dell’Università Niccolò Cusano e qualche giorno fa abbiamo chiuso un accordo di partnership con l’acquisizione di una Università a Madrid e, al tempo stesso, stiamo mettendo le radici in molte città italiane. Dunque, e perché non a Terni”.