“Uno degli ultimi regali di questa disastrosa legislatura rischia di mettere a repentaglio la stessa esistenza del Tribunale di Terni”. L’allarme è del capogruppo Lega Umbria Emanuele Fiorini che spiega come “la legge delega 19 ottobre 2017 per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza entrata in vigore il 14 novembre scorso, detta alcuni criteri anche per la definizione delle nuove competenze territoriali dei Tribunali che potrebbero condurre ad istituire una sezione unica fallimentare nel capoluogo regionale, sopprimendo la relativa sezione di quello della nostra città. Questa erosione progressiva di competenze, in un quadro di riorganizzazione complessiva degli uffici giudiziari – prosegue Fiorini – potrebbe condurre in un futuro non tanto lontano alla soppressione dello stesso intero Tribunale”. Per l’esponente della Lega è necessaria un’immediata presa di posizione da parte delle istituzioni cittadine, provinciali e regionali, nonché di tutte le forze politiche a prescindere dalle appartenenze partitiche. La Lega ad ogni livello farà quanto possibile e necessario per scongiurare questo pericolo. “Il primo passo che farà la Lega – conclude Fiorini – sarà quello di presentare una mozione in Regione dove chiederemo l’impegno della Giunta ad attivarsi presso il Governo per evitare che i decreti attuativi che quest’ultimo dovrà emanare cancellino la competenza in materia fallimentare del Tribunale di Terni”.
Fortissima preoccupazione anche da parte di avvocati e commercialisti.
L’Ordine degli avvocati di Terni e l’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili della provincia di Terni, “pur apprezzando il nuovo quadro normativo in materia di crisi di impresa che introduce regole chiare e organiche per favorire la prosecuzione dell’attività aziendale”, esprimono congiuntamente “forti perplessità per la prevista riorganizzazione delle competenze in materia di procedure concorsuali in quanto – spiegano – ne potrebbe risultare fortemente penalizzato il Tribunale di Terni e, di conseguenza, l’intero settore produttivo della provincia”.
La Legge numero 155 del 2017 (Delega al governo per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza), spiegano infatti i due Ordini profesionali di Terni, ha introdotto dei criteri che dovranno essere presi in considerazione dal governo per la definizione delle nuove competenze territoriali, come il numero delle imprese iscritte nel registro delle imprese, la popolazione residente nel territorio compreso nel circondario del tribunale, il numero dei giudici professionali previsti nella pianta organica e quello delle procedure concorsuali sopravvenute e definite nel corso degli ultimi cinque anni.
“Dalle notizie in nostro possesso – dichiarano gli Ordini degli avvocati e dei commercialisti di Terni –, la commissione nominata dal governo per la predisposizione dei decreti di attuazione sembra voler introdurre limitazioni molto stringenti con il solo obiettivo di concentrare le ‘procedure fallimentari’ nei soli tribunali maggiori. Il rischio, pertanto, è quello di perdere anche la sezione fallimentare del Tribunale di Terni, come già è avvenuto a seguito dell’istituzione della sezione specializzata in materia di impresa, che verrebbe dirottata e concentrata a Perugia”.
“Se così fosse – aggiungono dai due ordini professionali –, il declassamento del nostro tribunale provocherebbe gravi disagi logistici e maggiori spese, priverebbe il territorio di un’importante competenza giudiziaria che invece, proprio per la sua rilevanza strategica, deve essere il più possibile vicina alle imprese, specialmente in una fase così delicata per il rilancio dell’economia, e avrebbe comunque gravi ripercussioni sul territorio in termini economici e sociali”. “L’eventuale perdita della sezione fallimentare – concludono l’Ordine degli avvocati e l’Ordine dei commercialisti di Terni – potrebbe rappresentare anche un chiaro segnale delle volontà del governo e potrebbe in futuro portare alla soppressione dello stesso Tribunale di Terni. Dobbiamo perciò assolutamente scongiurare tale pericolo con l’impegno di tutte le forze politiche e sociali del territorio, che devono convergere in una forte e decisa azione nei confronti del governo che dovrà emanare i decreti attuativi”.
RAFFAELE NEVI
“Ho letto con preoccupazione il grido di allarme degli ordini degli avvocati e dei dottori commercialisti sulla chiusura del tribunale fallimentare di Terni. La presidente Marini si attivi immediatamente presso il Governo nazionale prima che sia troppo tardi”. Annuncia una mozione sulla vicenda il capogruppo di Forza Italia in regione, Raffaele Nevi.