“Abbiamo predisposto un primo piano di lavoro, con varie azioni e misure, in aggiunta alle campagne in tv in corso in queste settimane e alle iniziative promosse durante le principali fiere in Italia e all’estero. La priorità è quella di far ripartire quanto prima il turismo in quel 90% del territorio regionale che è intatto e pronto ad accogliere i turisti .Per questo vogliamo condividerla con tutti gli operatori del settore e i soggetti interessati, raccogliendo indicazioni e proposte, per la migliore efficacia delle attività che potremo svolgere con tempestività utilizzando i finanziamenti nazionali e regionali, integrando le risorse disponibili e rimodulando le misure già attivate alla luce di quanto accaduto a partire dalle scosse del 24 agosto”. Lo ha detto il vice presidente della giunta regionale con delega al turismo, Fabio Paparelli istituendo
il Comitato strategico regionale per il turismo, uno degli strumenti decisionali che la Giunta regionale dell’Umbria ha individuato per fare “sistema” a seguito degli eventi sismici, e che sarà affiancato da una “unità di crisi” specifica per le problematiche dell’area del “cratere”. Del Comitato strategico, insieme al vicepresidente Paparelli, fa parte l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini; vi sono rappresentate tutte le associazioni imprenditoriali e di categoria del mondo del turismo oltre all’Anci, Sviluppumbria e Coni Umbria.
“Due milioni di euro – ha spiegato Paparelli entrando nel dettaglio – sono messi a disposizione dal Decreto della presidenza del consiglio dei ministri numero 189 del 2016 a valere sul bilancio 2017 dell’Enit, l’Ente nazionale per il turismo, per le azioni comuni di promozione e comunicazione post terremoto delle quattro Regioni colpite dal sisma. Di questi, 1 milione di euro per azioni di comunicazione sul mercato italiano, e l’altra metà su alcuni mercati esteri, da definire congiuntamente, con particolare attenzione ai mercati europei, oltre che campagne mirate. L’Umbria – ha rilevato – si farà promotrice di richiedere un incontro congiunto ad Enit per coordinare queste azioni con gli altri interventi in corso”.
Quanto alle azioni autonome della Regione Umbria, Paparelli ha sottolineato come si stia lavorando alla rimodulazione della programmazione dei fondi comunitari.
“E’
già stato pubblicato il bando, con una dotazione di 200mila euro – ha detto Paparelli – destinato ai Consorzi di operatori turistici per la definizione della strategia complessiva di comunicazione post terremoto, realizzazione di campagne social, azioni di promozione mirate, interventi per il sostegno alla commercializzazione. Investiremo nel 2017 circa 1 milione e mezzo di euro di cui almeno 800mila euro, con la possibilità di risorse aggiuntive, per le campagne di comunicazione: per il Natale – ha proseguito – sono già previsti alcuni interventi per concentrarsi poi soprattutto sul periodo prima di Pasqua e dell’estate. Vorremmo avvalerci di testimonial importanti, così come di esperti in grado di definire la migliore formula per promuovere la nostra regione dopo il terremoto”.
Il vicepresidente Paparelli ha reso noto, inoltre, l’imminente pubblicazione del bando “Charme” per la qualificazione delle strutture 4 e 5 stelle e le residenze d’epoca “con una dotazione, al momento turismo, di 2,6 milioni di euro, che abbiamo rivisto migliorando le agevolazioni per le imprese dei comuni del ‘cratere’. A questo – ha sottolineato il vice presidente della giunta regionale – si aggiungeranno nel 2017 altri due bandi, “Family” e “Wedding” per la crescita del turismo legato nel primo caso all’accoglienza dei gruppi e nel secondo per la realizzazione direttamente da parte delle imprese del nuovo prodotto studiato per promuovere l’Umbria come destinazione ideale per matrimoni”.
“Il 2017 – ha affermato – sarà un anno in cui, dopo la dura esperienza del terremoto, ci metteremo al lavoro insieme ad esperti di caratura internazionale per elaborare un nuovo Piano strategico che riposizioni l’Umbria sui mercati, con strumenti più innovativi degli attuali. Pensiamo alla realizzazione di un Masterplan, da cui risultino analisi, azioni, strumenti per agire. Stiamo già facendo approfondimenti per modificare e integrare gli strumenti di supporto alla programmazione mediante nuove modalità di raccolta dei dati sui flussi, in modo da facilitare l’orientamento degli investimenti e la definizione dei prodotti turistici. Questo sarà determinante, in prospettiva, per ricostruire uno specifico prodotto turistico per la Valnerina”.