Il ciclo di una colata di acciaio dura 90 minuti , quanto una partita di calcio.
Parte da questo curioso legame il lungo reportage di Paola Zanuttini sul VENERDI’ de “La Repubblica” in edicola ieri e dedicato a Terni.
L’acciaieria e la Ternana “i tratti più forti della sua identità”. Sul futuro di AST e dei possibili acquirenti circolano i nomi di Arvedi, Marcegaglia e anche quello di Arcelor Mittal al cui timone in qualità di amministratore delegato c’è Lucia Morselli , “la pronuncia del suo nome in città suscita nitriti di terrore come quelli dei cavalli di Frankenstein Junior”.
Terni – scrive Zanuttini – ex comune rosso da tre anni ha un sindaco leghista perché “qui la sinistra ha curato più il rapporto con il potere che con la gente, è il commento unanime”.
Oggi, osserva l’inviata del Venerdì, il 60% degli umbri è governato da giunte di centrodestra a trazione leghista.
A guidare la regione c’è Donatella Tesei , con lei, torniamo alla Ternana. “Ha irritato i ternani, leghisti e non, perché si è fatta fotografare con i colori del Perugia mentre per le mirabilie della Ternana non sì è filata né infilata la maglia rossoverde”.
A Terni il PIL dipende per il 62% dall’AST e dal 2008 il PIL pro capite “fra dismissioni e altri guai” , si è ridotto di un quarto. “La città invecchia il 28% sono anziani. La vera ricchezza sono le pensioni dei padri e dei nonni”.
Per questo, non solo AST. Turismo, produzione di idrogeno per la mobilità, polo nazionale dello sport. “Terni – dichiara il sindaco Latini – vuol mantenere la sua identità senza passatismi o luddismi”.
Zanuttini poi ritorna alla Ternana, ne ricorda le gesta in campionato, parla di uno stadio che cade a pezzi, dopo 50 anni, e andrebbe ricostruito. E ci penserebbe Bandecchi che però fa delle richieste precise: “lo stadio mi costa 25 milioni, la clinica 27, ci vogliono 15 anni per ripagare la spesa. Per rientrare potrei fare un centro commerciale, stroncando il commercio locale. costruire appartamenti oppure investire nella sanità e nella ricerca. Mi sembra una scelta legittima”. Per questo però chiede alla Regione una convenzione per 100 posti letto. La sanità del resto è diventata un pallino del presidente della Ternana che ha acquisito anche il 40% “della prestigiosa clinica romana, Villa Margherita”.
Pare anche che le iscrizioni alla Università Cusano siano notevolmente aumentate con i trionfi della Ternana.
Torniamo all’AST. Il professore e storico Marco Venanzi ricorda che “ai borghesi, un tempo fascisti, poi democristiani e ora leghisti non è mai andata giù che il direttore dell’acciaieria contasse più del sindaco”.
Secondo Sandro Portelli che ha scritto un volume, “La città dell’acciaio”, “alla mitologia operaia è stata contrapposta l’agiografia di San Valentino, arrivavano i giapponesi per sposarsi qui. Ma San Valentino non decolla, né batte la concorrenza”.
Prima di lasciare Terni un salto a Papigno per visionare lo sfascio della “CinecittàTernana”. “Sono stati spesi miliardi di lire, non c’è nessuno, neanche un custode”.
E il futuro della città? Secondo Portelli “Terni è destinata a diventare una città satellite di Roma”.