“Sono A. B., residente in Via Giacomo Brodolini …. Vi scrivo per ”
In realtà la nostra lettrice si firma per esteso, nome e cognome, e oltre la via scrive anche il numero civico. E’ letteralmente disperata e siccome non sa più come venire fuori da questa situazione ha deciso di rendere di dominio pubblico quello che sta succedendo a lei alla sua famiglia “sperando sortisca l’effetto desiderato”.
“Vi scrivo per esporvi la mia situazione – scrive A. – in quanto diventata insostenibile. Io e la mia famiglia siamo vittima ormai da 5 anni del nostro vicino di casa. Non riusciamo più a dormire, musica a tutto volume dalla mattina alla sera, colpi ai muri e al pavimento, false accuse(ha calunniato mio padre di 85 anni nell’agosto del 2015) e aggressioni fisiche( ha aggredito mio figlio e mia madre). Ci siamo più e più volte rivolti alle forze dell’ordine, presentato più esposti ma senza ottenere risultati. Arrivati al culmine dell’esasperazione ci siamo rivolti all’avvocato Massimo Proietti e su suo consiglio abbiamo presentato una querela di stalking condominiale. Anche in questo caso, nonostante lo stalker sia stato rinviato a giudizio, la situazione non è cambiata. Nonostante l’avvocato abbia chiesto una misura cautelare il Pm non l’ha tenuta necessaria e ce lo ritroviamo a fare il suo porco comodo mentre noi siamo costretti a subire i suoi comportamenti. Mio padre(adesso ha 88 anni) è disperato – conclude A. – Non mi resta altro che rendere pubblico tutto ciò sperando che sortisca l’effetto desiderato.”
La nostra solidarietà ad A. e alla sua famiglia.