“Essere buoni con la natura, aiutarla, cercare di non far soffrire la terra”. Con queste parole il professor Carlo Santulli ha iniziato la sua lezione ai giovanissimi alunni della Valnerina ternana, all’insegna della tripla ERRE: riduci, riusa , ricicla.
Il riciclo è di rigore. Sempre. Anche per i più piccoli. Perché la scuola deve educare anche a questo. Mostrando che tutto si può riciclare, dopo aver imparato a differenziare i rifiuti.
Così, nei giorni scorsi, le scuole Primarie di Montefranco, Arrone e Ferentillo hanno fatto esperienza concreta di riciclo,sulla produzione ecologica di bioplastiche con una guida di eccezione: il Prof. Carlo Santulli, docente di Design alla facoltà di architettura dell’università di Camerino. Il cattedratico, poliglotta e con una significativa carriera accademica alle spalle (La Sapienza e diverse università europee), ha mostrato come si possa produrre una plastica biologica senza usare il petrolio, ma riciclando prodotti come la canapa, le fibre tessili e perfino i fondi del caffè.
Il professor Santulli , in sostanza, ha illustrato in maniera adatta ai piccoli alunni, il progetto che lui, sta portando avanti insieme alla cattedra di scienza dei materiali dell’ateneo marchigiano, sottolineando pure come le forme migliori degli oggetti da realizzare siano quelle della natura.
I piccoli alunni delle classi terze, quarte e quinte, guidati dalle loro insegnanti, hanno mostrato molta curiosità nel vedere le slides che esplicavano le varie fasi di lavorazione e hanno rivolto diverse domande al prof. Santulli.
Da sottolineare che il docente ha effettuato le sue lezioni a titolo completamente gratuito, sicuro del fatto che il rispetto dell’ambiente e la prevenzione dell’inquinamento si debbano apprendere subito, a scuola.