DI GIANNI FERRI BONTEMPI – METEO CENTRO ITALIA
Nelle ultime ore una una goccia fredda proveniente dai Balcani ha di fatto attraversato tutta la penisola da nord a sud, andando a scardinare alla radice quello che era il vasto campo di alta pressione che fino ad ora l’aveva fatta da padrone.
Questo passaggio “freddo” est-ovest risulterà di vitale importanza in quanto aprirà, di fatto, la strada a una inversione di tendenza sulle nostre regioni, con l’alta pressione che nelle prossime ore tenderà a riposizionarsi in una collocazione geografica più consona per il periodo, ovverosia nel bel mezzo dell’Atlantico. Questi grandi movimenti su larga scala ovviamente non hanno solo un artefice, ma una serie di variabili che messe insieme portano a una modificazione di quella che è l’intera circolazione atmosferica. Da questo punto di vista risulta importante evidenziare come anche la rottura dell’onda Pacifica, ovverosia una rottura del blocco di alta pressione che prima era presente nel bel mezzo del Pacifico, svolgerà un ruolo importante, permettendo una ondulazione della corrente a getto più favorevole alle nostre lande.
L’instabilità dovuta al passaggio di questa goccia fredda in quota si riassorbirà già a partire dalle prossime ore, ma da metà settimana e ancor più dal prossimo weekend, il flusso di perturbazioni Atlantiche ormai molto raro sulle nostre regioni potrebbe tornare a farci visita aprendo la strada a una fase instabile (forse) anche abbastanza prolungata.
In questa prima immagine prodotta dal modello di calcolo statunitense GFS ci viene mostrato come il “Jeat stream”, meglio noto in italiano come corrente a getto o flusso atlantico, inizierà a interessare l’Italia da vicino a partire dal prossimo fine settimana.
Possiamo notare il tutto anche in questa seconda immagine raffigurante i campi barici al suolo e la loro intensità, associata anche alla mitezza o meno della massa d’aria.
Come potete notare la nostra penisola, ormai da numerose uscite modellistiche, dovrebbe essere interessata da un flusso umido ma “mite” per il periodo, il quale potrebbe garantire fasi piovose a più riprese e neve a quote medio-alte lungo l’arco alpino (alta quota in Appennino).
In estrema sintesi potremmo dire che, salvo cambiamenti nei prossimi giorni di cui eventualmente vi renderemo partecipi, stiamo andando incontro a una fase stabile tipica del mese di ottobre un po’ come se l’intera stagione fosse ancora indietro di una trentina di giorni.
In ogni caso, seppur lentamente, la stagione autunnale sta finalmente entrando nel vivo e questa è sicuramente una buona notizia.