“Bene, benissimo”. La proposta di Enel di cambiare il condotto di scarico alle Mole è stata accolta davvero con grande entusiasmo. Ci vorrà del tempo, però, a palmi, un paio di anni come dire che la “stagione” durante la quale richiamare i turisti sarà quella del 2024. Intanto tutto il flusso turistico di bagnanti e di visitatori, soprattutto giovanissimi, viene sempre più indirizzata lungo il fiume Nera alla località chiamata “Maiemi”, a Stifone.
C’è un però: lì non c’è niente di accogliente, anzi, l’accesso è complicato ed anche la zona intorno non è ben messa.
“Se non vogliamo scansare i nostri turisti, sarà il caso di fare dei lavori, nemmeno tanto difficili per rendere quel posto bello come le Mole: anzi l’attesa di una loro riapertura sarà ancora più attraente”. Lo spiega il consigliere comunale di Narni Claudio Ricci che ne farà un cavallo di battaglia in Consiglio. D’altra parte un pezzo della strada, quella che va al ponte d’acciaio è rimasta incomprensibilmente dissestata. Poi l’arrivo a “Maiemi” è difficile. Le stesse vasche, piscine naturali, sono tutto tranne che accessibili facilmente. Insomma, sarà il caso di posizionarvi alcune scalette di acciaio per favorirne l’uscita.
“E poi anche una maggiore sicurezza come la presenza di un bagnino, almeno per le giornate estive, quelle in cui si prevede il massimo della frequenza”. Perché il limite di Maiemi sono quelle vasche freddissime dell’acqua che arriva dall’imponente sorgente della Morica: facile che qualcuno ci si possa sentire male. E’ già, purtroppo, accaduto. Insomma, a sorpresa, una cosa che nessuno pensava e cioè che il Nera potesse richiamare tanta gente, con il suo tratto terminale così bello e interessante.