“Un incremento di diossine nelle concentrazioni giornaliere del 12 agosto, sia nel particolato atmosferico che nelle deposizioni.”
È quanto si legge nella relazione conclusiva delle analisi della qualità dell’aria effettuate dall’Arpa a seguito dell’ncendio al Centro di Selezione e Trasferenza dell’ASM a Maratta verificatosi il 12 agosto scorso.
“La qualità dell’aria, spiega l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, è stata rilevata dalla centralina fissa, che fa parte della rete regionale per la qualità dell’aria, sita a Maratta, posta a circa 350 metri dal punto dell’incendio, nonché da uno strumento portatile, entrato recentemente nella disponibilità strumentale dell’Agenzia.
La breve durata dell’evento e la modesta quantità di rifiuti interessati dall’incendio consentono, a seguito dell’attività di monitoraggio della qualità dell’aria, di affermare che l’incendio abbia avuto un impatto limitato sulla qualità dell’aria, sia per il giorno 12 agosto che per i giorni successivi, come dimostrano i dati sui metalli, IPA, gas e particolato atmosferico (PM).”
Per quanto riguarda le Diossine (PCDD/F), come detto, c’è stato un incremento.
“Questa modalità di immissione di PCDD/F nell’ambiente, aggiunge l’Arpa, rappresenta uno dei principali meccanismi di contaminazione della catena alimentare. Pertanto, conclusa l’indagine dei dati ambientali da parte dell’agenzia, sarà compito dell’autorità competente approfondire i possibili impatti sulla catena alimentare e le corrette modalità di consumo degli alimenti prodotti nel raggio di 1 chilometro, limite massimo interessato dall’incendio.”