“I dati della sorveglianza dei casi gravi fino a questo momento non presentano anomalie e sono coerenti con il quadro epidemiologico complessivo”.
Così si esprime l’Istituto Superiore di Sanità per fare chiarezza sulla stagione influenzale dopo le notizie su diversi decessi per influenza registrati negli ultimi giorni, gli ultimi ieri in Veneto.
Al momento, chiarisce l’Iss, “l’incidenza delle sindromi simil influenzali in Italia è nella fascia di intensità ‘Alta’, ed è pari, secondo i dati dell’ultimo bollettino, a 17,5 casi per mille assistiti”. Si tratta di una circolazione intensa, ma “la situazione complessivamente rientra nell’alternarsi di
intensità annuale delle stagioni di trasmissione dei virus respiratori, e anche il periodo in cui si è verificato il picco non presenta anomalie, ed è anzi in linea con quanto riportato da altri paesi europei”.
L’Iss ha inoltre precisato che “la quasi totalità dei casi positivi a influenza è dovuta a infezioni da virus A/H1N1 pdm09.
Questo ceppo è derivante da quello che ha causato la pandemia influenzale nel 2009/2010 ma è fra quelli normalmente circolanti nel mondo in questi ultimi anni, tanto che è tra quelli inseriti nel vaccino antinfluenzale”, ha concluso l’Iss raccomandando la “vaccinazione specialmente per le categorie per cui è raccomandata”.