“Le risultanze degli ultimi studi sulla situazione ambientale, e sulle conseguenti ricadute sullo stato di salute dei cittadini della conca ternana, evidenziano ulteriori criticità, sottolineate da ultimo ieri dal Movimento 5 Stelle nel corso di una conferenza stampa a Terni. Hanno scoperto l’acqua calda visto che proprio il sottoscritto si è reso protagonista negli ultimi due anni di una forte proposta, poi recepita dalla Regione, di costruire le condizioni per riconoscere Terni, e altre zone particolarmente colpite dalla industrializzazione pesante negli scorsi 100 anni, come aree ambientalmente complesse e sulle quali investire con un progetto straordinario che metta insieme risorse locali, regionali e soprattutto nazionali ed europee.”
Lo afferma in una nota il parlamentare di Forza Italia, Raffale Nevi.
” Certamente per fare questo – aggiunge Nevi – occorre il protagonismo del Governo e la Regione Umbria a seguito della iniziativa di Forza Italia aveva avviato un ragionamento con il Ministro Galletti ma poi, a causa della fine della legislatura, non è stato possibile concretizzare il percorso. La mia proposta è quella di rimettersi al lavoro seguendo quella traccia e possibilmente tutti insieme passando dall’abitudine, caratteristica dei grillini, di sollevare i problemi alla definizione di misure per tentare di risolverli anche definendo finalmente un serio e credibile studio epidemiologico mettendo insieme tutti i dati (non sono pochi) disponibili.
Forse – sottolinea Nevi – non si sono accorti che sono al Governo? Da parte mia annuncio che sto lavorando alla definizione di una proposta di legge in tal senso di cui ho già parlato anche con i colleghi deputati di Forza Italia della commissione ambiente On. Giacometto (Torino) e On. Labriola (Taranto).
L’onorevole Nevi interviene anche sui fondi, al momento congelati e destinati al recupero delle periferie, anche per la città di Terni.
“Conte deve ascoltare il grido di allarme dell’Anci – afferma Nevi – che oggi ha inviato un accorato appello al Presidente del Consiglio dei ministri affinché non si proceda con la folle idea di bloccare i fondi per il recupero delle periferie degradate del nostro Paese andando incontro anche ad inevitabili e incresciosi contenziosi tra Stato e Comuni. Governare significa mantenere la parola data e lo Stato non può scaricare le sue difficoltà sui comuni che avrebbero come effetto immediato quello di colpire cittadini e imprese. Tutti sanno quanta difficoltà abbia il comparto delle costruzioni nelle province italiane.
Questi fondi – conclude Nevi – darebbero un po’ di ossigeno e in alcuni casi, come quello della mia città Terni che è in una condizione di dissesto finanziario a causa del malgoverno del Pd, sarebbero le uniche risorse per la nostra disastrata economia. Non si può sfasciare il paese con atti così irresponsabili.”