” Da sottolineare che questo importante risultato non sarebbe stato possibile senza il forte sostegno dei lavoratori del Comune di Terni che, bocciato l’accordo stralcio di CSA e CGIL, hanno dato quegli obiettivi che abbiamo raggiunto. I veri protagonisti sono stati i lavoratori che hanno saputo smascherare e contrastare i tentativi demagogici e le iniziative dimostratesi inconcludenti di alcune organizzazioni sindacali.”
E’ il commento del segretario provinciale della Uil , Gino Venturi, alla firma del contratto integrativo al Comune di Terni.
Un contratto che viene giudicato “fortemente innovativo”. Riguarda 700 dipendenti (non dirigenti) del Comune.
Il contratto prevede una forte professionalizzazione della macchina comunale con oltre 400 progressioni economiche di carriera (il 70% dei concorrenti) attribuite attraverso metodi selettivi, poi per la prima volta dopo un decennio, passaggi di livello (progressioni verticali), formazione per tutti anche valorizzando come docenti le risorse interne, un sistema premiante che per la prima volta punta ad incentivare il lavoro di squadra e non la competizione tra i dipendenti, l’introduzione per la prima volta del welfare aziendale, meccanismi di tutela contro le aggressioni fisiche e verbali dei dipendenti, il coinvolgimento dei lavoratori, la verifica per possibili reinternalizzazioni di servizi, incentivi per il recupero dell’evasione, la difesa dei fondi per la produttività e la verifica per il pagamento di una prima quota in estate, un ruolo più marcato del sindacato nei processi di riforma dell’apparato, una politica del personale che ponga al centro il benessere lavorativo coniugandolo con la efficienza dei servizi, il coinvolgimento dell’utenza nei processi di miglioramento.