L’integrazione passa attraverso il confronto e il dialogo. Ecco, dunque, che alcune associazioni rappresentative di comunità di stranieri che risiedono a Terni, hanno organizzato, sabato scorso, in BCT, un forum per approfondire alcuni temi anche con la presenza di funzionari della questura di Terni su precisi risvolti contenuti nel decreto sicurezza.
Il convegno ha visto la presenza delle associazioni:L’arcobaleno il mare Humanitarian onlus, Namastè, la comunità polacca, Sin fronteras, Nuovi orizzonti, Royal international, Associazione culturale islamica sociale islamica “Al Huda” di Terni. I temi in discussione: il decreto sicurezza, il nuovo regolamento comunale sulle assegnazioni delle case popolari e l’ordinanza comunale anti bivacco e anti accattonaggio. In molti hanno convenuto sul fatto che con le precedenti amministrazioni non ci fosse possibilità di confronto al contrario di questa amministrazione con la quale hanno potuto avviare un positivo dialogo. “Abbiamo avviato un rapporto , in questo poco tempo, cordiale, veritiero e più concreto” , ha detto Manuel Cocalon, di Sin fronters. “La sicurezza degli italiani è la nostra sicurezza — ha affermato l’imam Elacmi Mimoun – noi siamo rispettosi delle leggi italiane e della Costituzione italiana.”
Presente l’assessore alle politiche sociali del comune di Terni, Marco Cecconi:”è ripartito un dialogo interrotto da tempo o che non c’è mai stato – ha detto l’assessore – ed è partito un lavoro sulle questioni che sono in campo, lontano da posizioni ideologiche o preconfezionate. Il patrocinio del Comune a questa iniziativa ha voluto significare la vicinanza dell’amministrazione a chi si è messo a disposizione nei rapporti per costruire, per integrarsi, per parlare di aspetti concreti.”
L’assessore Cecconi ha ricordato l’ordinanza antibivacco e antiaccattonaggio esponendo le volontà dell’amministrazione che “non sono persecutorie nei confronti di nessuno.”
L’assessore ha rivendicato la bontà del nuovo regolamento per le assegnazioni degli alloggi di edilizia residenziale pubblica:”un grande passo in avanti – ha ribadito l’assessore – è stato elevato il requisito degli anni di residenza a 15 per un criterio semplice, premia chi ha deciso di radicarsi qui, di mettere su famiglia, fare figli, integrarsi realmente in questa comunità. Chi ha investito in questa comunità ha il diritto di chiedere anche un posto per loro, anche la casa.”
E’ stata proposta dal rappresentante della comunità pachistana nonché portavoce dei musulmani di Terni: la organizzazione di una marcia della pace, da tenersi a Terni, il 14 febbraio, a partire dal prossimo anno. Quest’anno si svolgerà nelle prossime settimane, in una data ancora da decidere.
LE VIDEOINTERVISTE CON L’ASSESSORE CECCONI E I RAPPRESENTANTI DELLE COMUNITA’ STRANIERE CHE ABBIAMO RACCOLTO IERI POMERIGGIO