Il sindaco di Narni Francesco De Rebotti si prende di petto la sanità del territorio. E si prende di petto per cominciare proprio la Regione, colpevole di non aver costruito il nuovo ospedale comprensoriale di Narni – Amelia, dopo quaranta anni di promesse. Cerca pure un’alleanza “spuria” con il sindaco di Terni, al quale chiede un sostegno importante per il ridisegno complessivo della rete delle strutture sanitarie, ma anche una mossa dato che la conferenza dei sindaci non si convoca da ben quattro anni. Dà un po’ l’idea, in verità, di uno spot elettorale, di chi vuole consensi, ora che si sta preparando, chissà se lo farà, però, a diventare il segretario del Pd dell’Umbria. E rilascia un comunicato ad un organo istituzionale, quello della Provincia, in una forma alquanto impropria. Ma tantè, nessuno ci fa più caso.
Il comunicato, lungo ed articolato, non tratta, nemmeno di striscio della nuova proposta, quella di un nuovo Ospedale di Terni da costruirsi nella Conca Ternana. E quindi si ferma sull’immediato, aspetto interessante e cogente. Per il futuro ne parlerà da segretario regionale del Pd. Che ci sia uno scontento su come la Regione stia trattando l’ospedale di Narni è cosa risaputa. Ed è in allestimento, a giorni i dettagli, anche la riedizione di uno sciopero della fame davanti alla portineria narnese, questa volta attuata non solo dal vicesindaco Marco Mercuri (il Pd se ne guardò bene dall’intervenire, l’altra volta) ma pure da diversi soggetti politici.
Questa la voce di Francesco De Rebotti: “Ho sempre creduto nella necessità assoluta di costruire un modello operativo integrato delle strutture ospedaliere del territorio. Questo per specializzare le funzioni e migliorare quantitativamente e qualitativamente i servizi e le risposte di domanda di salute dei nostri cittadini. L’integrazione deve avere l’obiettivo di alleggerire il Santa Maria di Terni collocando nei presidi ospedalieri del territorio servizi di bassa e media specialità, a partire dall’ambito chirurgico e della post acuzie.
Per questo motivo il progetto di integrazione presentato dal commissario De Fino deve trovare completa attuazione in tempi brevi, in particolare l’avvio del polo chirurgico all’ospedale di Narni, già da tempo vocato a questa fondamentale specializzazione. Nel frattempo vanno riviste, altrettanto rapidamente, alcune soluzioni operative che destano preoccupazione nella cittadinanza dell’amerino. Mi riferisco alla particolare collocazione del presidio ospedaliero di Amelia che, distante da quello di Orvieto e di Terni, potrebbe non garantire efficace gestione dell’urgenza.
Per questo reputo opportuno che si riveda la scelta dell’attivazione del Punto di Primo Intervento sia dal punto di vista qualitativo (maggiore e più ampia operatività dei codici bianchi e verdi) che quantitativo (ampliamento di orario in h24). Ciò ovviamente in attesa che finalmente la giunta regionale batta un colpo sull’indispensabile, non più rinviabile e basilare realizzazione del nuovo ospedale di Narni-Amelia.
Riorganizzazione delle direzioni sanitarie e ospedaliere, integrazione dei presidi, investimenti sull’edilizia sanitaria temi su cui in tre anni non è mai stata convocata la conferenza dei sindaci su sanità e sociale, organismo consultivo e di indirizzo fondamentale. Chiedo quindi con forza al collega sindaco di Terni, titolare della responsabilità di farlo, di convocare la conferenza per confrontarci su questi temi fondamentali”.