“Se Terni vuole avere un ruolo in una nuova “Italia di centro”, non si potrà prescindere dalle infrastrutture.”
A sostenerlo è un deputato di Rieti, Alessandro Fusacchia di +Europa
” Sulla direttrice Civitavecchia-Orte-Terni-Rieti il tratto Terni-Rieti è il più disastrato: per i noti problemi della galleria Valnerina (non ancora risolti), per i lavori appena cominciati per gli ultimi 800 metri laziali, ma soprattutto per il tratto umbro in uscita dalla galleria.”
Per questi motivi l’onorevole Fusacchia ha presentato una interrogazione al ministro per le infrastrutture e trasporti, Danilo Toninelli.
IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
PREMESSO CHE:
i lavori per la realizzazione della strada statale 79 di collegamento tra la galleria Valnerina e il confine Umbria-Lazio (parte della direttrice Civitavecchia-Orte-Terni-Rieti) sono sospesi da tempo, a seguito della grave crisi della società Tecnis, che fu sottoposta a novembre 2015 ad interdittiva antimafia, poi revocata nel marzo successivo;
attualmente la società è in amministrazione straordinaria per il salvataggio e rilancio delle grandi aziende in crisi in applicazione del decreto-legge n. 347 del 2003 e gestita da un commissario;
tra i cantieri che rimasero bloccati dalla interdittiva, due in particolare interessano il reatino e sono quello di Micigliano e quello della Terni-Rieti;
il 14 marzo 2018 il commissario pubblicava un «Invito a manifestare interesse per l’acquisto delle attività aziendali facenti capo alle Società del Gruppo Tecnis in AS» tra cui San Quirico scarl (Micigliano) e Ternirieti scarl;
la manifestazione è per una dismissione integrale e solo in subordine parziale. Già in precedenza, però, il commissario aveva proceduto a suddividere i cantieri in «rami d’azienda»;
l’8 agosto 2018, l’Anas ha annunciato la ripartenza del cantiere di Micigliano, a seguito di «affitto di ramo d’azienda da parte di Tecnis»;
al contrario, permane lo stallo relativamente al tratto Terni-Rieti, per il quale la edizione di Rieti del Messaggero del 28 ottobre 2018 riportava, in un articolo dal titolo «Il ponte rallenta tutto», un virgolettato dall’ufficio stampa Anas: «non sappiamo con precisione quanto tempo ci vorrà per la scelta della società che dovrà completare il ponte sul Velino e il tratto di strada di collegamento con Colli» (Colli sul Velino, il comune laziale di confine con l’Umbria;
lo stesso quotidiano, il 21 gennaio 2019 riportava che «L’Anas, da parte sua, sta operando da un anno per un nuovo bando di gara, finalizzato ad assegnare a un’altra società il cantiere». «Un appalto tutto nuovo — afferma la società — che dovrebbe permettere di riprendere i lavori entro l’anno per terminarli entro il 2020».
SI INTERROGA:
se ci siano state manifestazioni di interesse per la Ternirieti scarl, quali siano le motivazioni per cui non si sia proceduto anche per questo tratto a un affitto di ramo di azienda e quale sia lo stato attuale del bando di gara citato.