Si apre uno spiraglio per l’impresa Iosa Carlo di Terni. La deputata di Civici e Innovatori Adriana Galgano ha portato all’attenzione del Governo, con un’interrogazione, la situazione in cui versa l’azienda ed ha trovato la disponibilità ad aprire un tavolo di crisi.
“Mi attiverò fin da subito sul territorio perché ne venga chiesta subito la convocazione – ha affermato Galgano – perché il 29 gennaio scade il termine concesso per il concordato e quindi il tribunale potrebbe decretare il fallimento. Questa azienda, attiva da oltre 50 anni e che dà lavoro a 140 persone più l’indotto, spiega la deputata di Civici e Innovatori, è l’unica in Umbria ad aver ottenuto l’Autorizzazione Integrata Ambientale per la gestione di un impianto di trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Gestisce anche gli scarti di Ast che, se la Iosa Carlo dovesse chiudere, dovrebbero essere inviati in Sardegna con tutte le conseguenze che questo comporterebbe in termini di logistica e aumento dei costi”. Ma Galgano valuta anche altri aspetti di cruciale importanza per il tessuto socio economico locale. “La chiusura di questa azienda – asserisce – avrebbe importanti riflessi negativi sull’occupazione del comprensorio ternano, già duramente colpito dalla crisi economica, senza contare, conclude, la perdita di autorizzazioni, competenze e di un consistente know how non trasferibili ad altri siti”.