Roberto Giacobbo non conosce ostacoli. Ha aperto molte serrature per scoprire i segreti della Cascata delle Marmore. Ma più che segreti, il giornalista ideatore e conduttore di “Voyager” , ha realizzato immagini davvero spettacolari della Cascata. Uno spot pubblicitario incredibile. Giacobbo si è inerpicato, sprezzante del pericolo, fin sul ciglio del primo salto della Cascata e ha atteso che l’acqua cominciasse a salire prima di ritirarsi in un luogo un po’ più sicuro.
Ha snocciolato qualche dato: la Cascata è datata 271 A.C.; il salto totale è di 165 metri, quello più alto è di 83 metri; quando è aperta ha una portata d’acqua di 16 mila litri al secondo; quando è chiusa, invece, i litri sono 120 al secondo; sono 1.000 le ore annue di apertura.
Poi Giacobbo cambia posizione e si sposta su uno sperone di roccia, anche questo interdetto al pubblico, sul ciglio di un dirupo, nei pressi della Specola, alle sue spalle, sempre la Cascata e narra la storia di come e perché e da chi fu realizzata:”siamo nel 271 Avanti Cristo, un console, Curio Dentato, decide di bonificare la zona superiore alla Cascata, fa un canale, l’acqua viene convogliata e cade nel vuoto, un lavoro di alta ingegneria.I romani fecero in modo che il Velino, nella parte superiore, si gettasse nel Nera. Ma il Nera, nei periodi di piena, portava molta più acqua e , quindi, gli abitanti di Terni avevano paura che questo creasse loro un danno. Le proteste arrivarono fino a Roma e le tesi dei ternani furono sostenute da due grandi oratori del tempo: Aulo Pompeo e Marco Tullio Cicerone i quali cercarono di portare avanti le tesi dei ternani e anche di coloro che, nella parte superiore, vedevano bonificata una zona malsana. Come andò a finire? non è dato saperlo ma le Cascate sono ancora qui”.
Giacobbo è entusiasta. “Che spettacolo! vederla da qui è molto, molto, particolare; speriamo di trasmettervi l’emozione che noi stessi stiamo vivendo con il vuoto sotto di noi”.
Poi si è fatto guidare dal geologo del Comune di Terni, Paolo Paccara, in un pozzo strutturale, senza acqua, “realizzato dall’uomo per consolidare questa porzione di placca di travertino che aveva dei problemi di stabilità fin dagli anni 70.” Un pozzo profondo quasi 29 metri, sembra un bunker atomico, con 132 tiranti che tengono stabile la parete rocciosa. I pozzi in totale sono 9.
16 minuti e 30 secondi per descrivere 2.300 anni di storia ” di una opera grande – chiude Giacobbo – abbiamo goduto della sua bellezza”. Noi anche.
“Voyager” , lunedì sera, è stato visto, come scritto in altra pagina dedicata agli ascolti Tv, da 1.839.000 spettatori )share 9,03%) , risultando il terzo programma di prima serata dopo “Temptation Island” e il film con Kevin Costner.