Il coordinamento provinciale di Italia Viva, il partito fondato da Matteo Renzi, interviene nel dibattito sulla sanità pubblica a Terni e trova una ragione in più per dire di sì al Fondo Salva Stati, il famoso MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) sul quale la politica italiana si è aggrovigliata per settimane e, ad oggi, ancora non sappiamo se il nostro Paese utilizzerà quei fondi oppure no. Si tratta di 37 miliardi da spendere nella sanità.
Secondo Italia Viva proprio dal MES potrebbero arrivare i finanziamenti necessari per realizzare il nuovo ospedale di Terni.
Infatti, per quanto riguarda la struttura fisica dell’ospedale di Terni, “che viene giudicata da molti come “superata” – secondo Italia Viva – sarebbe auspicabile un progetto in tempi brevi che veda una riqualificazione totale e, perché no, la creazione di una nuova struttura magari utilizzando i finanziamenti del MES”.
” L’Azienda Ospedaliera di Terni – aggiunge Italia Viva – è stato un importante punto di riferimento per la Sanità provinciale, regionale e non solo. In questi ultimi anni ha subito un depotenziamento nelle risorse umane (vedi la forte carenza di personale medico e non medico) e nelle principali specializzazioni che lo hanno sempre contraddistinto.
L’Ospedale di Terni deve rilanciarsi, puntando ad accrescere la professionalità soprattutto in campo medico, lì dove molti primari e molte competenze non sono più presenti a causa del pensionamento o della scelta di altre realtà sanitarie per la pratica della propria professione.
È necessario cercare di essere sempre al passo con i tempi per quanto riguarda l’aspetto tecnologico ormai divenuto fondamentale per fare diagnosi rapidamente.
Deve tornare ad essere la struttura trainante della sanità ternana e per fare questo ha necessità di avere un supporto reale e concreto da parte delle strutture ospedaliere del territorio provinciale, in particolar modo dal presidio ospedaliero di Amelia/Narni, che può farsi carico di quei servizi o reparti in grado di decongestionare l’Ospedale di Terni (vedi chirurgia di media e bassa complessità e/o un reparto di area medica adeguato in termini di posti letto e personale assegnato).
Per fare ciò – secondo il partito di Matteo Renzi – occorre in tempi brevi procedere a una riorganizzazione funzionale dei due “stabilimenti sanitari “, suddividendoli per competenze.
Amelia: area medica e servizi di riferimento; riabilitazione cardiologica, respiratoria e neuro-motoria; potenziamento dei servizi diagnostici, ripristino punto di primo soccorso.
Narni: area chirurgica e servizi di riferimento; potenziamento servizi diagnostici, ripristino punto di primo soccorso.
Il polo sarebbe così in grado di soddisfare le esigenze sanitarie di un comprensorio che conta circa 50.000 abitanti.
Detto questo riteniamo di fondamentale importanza procedere, anche in questo caso, nel più breve tempo possibile con l’iter per la costruzione del nuovo Ospedale. Il tema della sanità deve essere affrontato oggettivamente, tenendo conto dei bisogni del territorio e dei suoi abitanti e non utilizzandolo per scopi politici o addirittura elettorali”.