Questi sono mesi cruciali per le imprese e l’economia in generale poiché dovrebbero sancire la definitiva ripartenza dopo la crisi legata all’emergenza sanitaria. Arriva quindi nel momento giusto la quinta edizione del corso di alta formazione specialistica su ‘Il codice della crisi di impresa e dell’insolvenza’ organizzato congiuntamente dall’Università degli studi di Perugia, dall’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Terni e dall’Ordine degli avvocati di Terni, con la collaborazione scientifica del Cespec (Centro studi procedure esecutive e concorsuali). Un’iniziativa che si si rivolge ai professionisti che operano nel settore della crisi di impresa, che si sviluppa in dieci lezioni in modalità online e che si protrarrà fino al 5 novembre.
Situazione a macchia di leopardo. “La situazione economica in Umbria – ha spiegato il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Terni Carmelo Campagna – è a macchia di leopardo. Ci sono imprese che hanno saputo ben interpretare il momento, facendo importanti operazioni di ristrutturazione, anche organizzativa. Altre, invece, hanno usato gli strumenti messi in campo dal governo per dilazionare il debito e adesso si trovano impegnate a fare quegli investimenti che dovrebbero consentire loro di poter ripartire e ripagare questi debiti. Un momento complicato, insomma. Dal 15 novembre, poi, partirà la nuova procedura di ‘Composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa’ che si prefigge l’obiettivo del risanamento aziendale: il corso ha anche l’obiettivo di formare i professionisti su questo specifico tema”.
Rischio usura. Visto l’attuale contesto socio-economico, in cui molte imprese e famiglie sono andate in difficoltà e vi è quindi il rischio di infiltrazione della criminalità organizzata, il corso si è avvalso anche del contributo della Fondazione Umbria contro l’usura onlus presieduta dall’ex procuratore generale di Perugia Fausto Cardella. “Le chiusure forzate hanno danneggiato le attività – ha commentato Cardella –, ma la ripresa è stata superiore al previsto. In generale, piccoli artigiani e ristoratori hanno retto bene. La situazione più drammatica riguarda impiegati e piccoli professionisti, categorie di persone che normalmente vengono considerati fuori da situazioni di rischio. Pur beneficiando degli aiuti, molti infatti si sono trovati in difficoltà. Sono episodi contenuti, ma in cui noi possiamo agire, tanto più se supportati da un tessuto normativo, scientifico e culturale, quale appunto quello del corso”.
Il sovraindebitamento del consumatore. “La tematica di riferimento – ha quindi aggiunto Lorenzo Mezzasoma, docente di diritto privato e coordinatore del Centro di studi giuridici sui diritti dei consumatori del Polo scientifico didattico di Terni – è il sovraindebitamento del consumatore e della persona e su questa il corso quest’anno sarà molto attuale. A dicembre è, infatti, entrata in vigore la legge 137 del 2020 che ha ridisegnato il sovraindebitamento sull’aspetto della meritevolezza. La legge fa sì che solo il consumatore in dolo e colpa grave non potrà avere accesso a quella procedura estremamente semplificata che gli darà modo di avere una seconda chance dopo essere entrato in una situazione debitoria particolarmente grave”.