L’associazione Cittadini Liberi ha presentato q, in una conferenza stampa che si è svolta nella sede di via Bezzecca, martedì mattina, ‘La fiera del futuro’, il nuovo progetto in fase di realizzazione, una vera e propria fiera fatta di dibattiti, eventi e stand tematici pensata per mettere insieme idee e per la ricostruzione ed il rilancio della città. Un evento che era pensato per l’autunno 2020 ma che l’emergenza per la pandemia da Coronavirus ha inevitabilmente fatto slittare alla prossima primavera.
“La Fiera del futuro – è stato spiegato nel corso della conferenza stampa – è il passo successivo alla Fabbrica delle idee, che è andata avanti in maniera virtuale anche durante il lockdown e che in questi mesi ha raccolto proposte attraverso audizioni con tecnici e professionisti di vari settori. Ora il nuovo passo è presentare alla cittadinanza le idee per governare i prossimi anni, per abbandonare un trend di declino che ci sta attanagliando. La fiera è una vera e propria novità per le città italiane e sarà organizzata con stand tematici incentrati su tre macro argomenti: la città policentrica e partecipata, per rivedere le prospettive di sviluppo della città ridisegnando anche per distretti l’organizzazione urbana della città, il concetto di città grande, per una visione che vada al di là del singolo comune ma che comprenda una nuova dimensione amministrativa che preveda l’integrazione omogenea con altri comuni ed infine l’Umbria dei Territori, concetto già avviato nel corso della campagna elettorale per le regionali, per una riorganizzazione istituzionale della regione che parta dalla valorizzazione delle singole realtà”.
Nell’idea dell’associazione. guidata dal presidente Marco Sciarrini il primo padiglione comprenderebbe sei stand su altrettanti temi: la città policentrica che superi il concetto di centro e periferia così come sono pensati adesso e sia organizzata ad ‘intensità decrescente’ e punti alla riqualificazione urbana ed alla partecipazione piena dei cittadini; ‘Aria nuova in città’, sui temi dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibilie; il rilancio della cultura; il rilancio degli sport minori con una serie di eventi sportivi che facciano di Terni la capitale di questi, anche attraverso la ristrutturazione dell’impiantistica sportiva minore; un piano di rilancio per il turismo e la costruzione di una smart città di prossimità per un nuovo piano di welfare cittadino.
Il secondo padiglione è quello della città grande, con tre stand: dimensione ideale, elementi di attrattività e oltre i confini. Il terzo padiglione è quello dell’Umbria dei territori, con due stand: la crisi del regionalismo umbro e il rovesciamento della piramide, per una nuova architettura istituzionale della regione.