Tra i punti che verranno discussi nel prossimo consiglio comunale convocato per lunedì 16 dicembre alle ore 15,30 (in video conferenza) anche una proposta del gruppo consilioare della Lega che intende intitolare una piazza alle mamme e ai papà.
“Ciascuno di noi – spiega la Lega – in un momento così delicato per la nostra città, sta facendo la propria parte, ma questo non significa che non si possano intraprendere iniziative socio-culturali che ci riguardano. La richiesta di intitolazione di una piazza alle mamme e ai papà non è solo una provocazione culturale, ma è un segnale chiaro ed inequivocabile che questa città, non appena passata l’emergenza Covid, dovrà ripensare se stessa, non solo sotto l’aspetto della propria dimensione industriale, ma dovrà guardare con franchezza al deterioramento sociale e culturale che spinge molti giovani, a cercare soluzioni facili, ma pericolose per superare le difficoltà.”
“Dal nostro punto di vista – sostiene il gruppo della Lega – il disagio giovanile è strettamente legato allo sfaldamento dei nuclei familiari. Sfaldamento che ha moltissime matrici, ma rispetto al quale la sinistra, locale e nazionale, non ha mai proposto soluzioni efficaci e risolutive. Questo è accaduto perché la sinistra, condizionata da una ideologia iperprogressista e ipermodernista, ha visto nella famiglia il luogo dell’affermazione della dimensione gerarchica, del trasferimento di valori quali il rispetto delle regole, il rispetto degli altri, il rispetto del legame transgenerazionale. Tutto questo, per coloro che hanno un’idea di società aperta e anarcoide, rappresenta un bastione da abbattere e superare, allo scopo di creare una società fondata sull’indefinitezza dei ruoli sociali ( Madre, padre, fratello, sorella, nonno, nonna).
Il vero problema però, che alcuni sembra non vogliano vedere è che, questa indefinitezza, genera l’affermazione della legge del più forte (o in alcuni casi del più violento). Una società fondata su valori instabili e indefiniti scivola pericolosamente, e senza accorgersene nel caos, in cui tutto è permesso, tutto ed il suo contrario, diventano leciti”.