La mancata esposizione della bandiera bandiera arcobaleno sul palazzo della Biblioteca comunale diventa un caso politico. Infatti, a distanza di 10 giorni dalla sera del 17 maggio quando anche a Terni in Piazza della Repubblica si è celebrata la giornata internazionale contro l’omofobia e la trans-fobia, 4 consiglieri del Partito Democratico (Valeria Masiello, Sandro Piccinini, Sandro Piermatti e Andrea Zingarelli) , interrogano il sindaco e la giunta e l’assessore alla cultura, Giorgio Armillei, per sapere le ragioni che hanno spinto l’amministrazione comunale a negare l’autorizzazione all’associazione ESEDOMANI ad esporre la bandiera arcobaleno sul balcone del palazzo della Biblioteca comunale. Evidentemente i 4 consiglieri del PD non ritengono sufficienti le spiegazioni rilasciate alla stampa dall’assessore Armillei.
A Terni in Rete, l’assessore aveva negato l’esistenza di un caso e aveva detto che “”L’uso della facciata del palazzo ha delle regole; possono essere esposti soltanto banner della BCT o banner di progetti cui collabora BCT”
QUI LA NOTIZIA
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/bct-bandiera-arcobaleno-armillei-nessun-caso-345845
Masiello, Piccinini, Piermatti e Zingarelli , nell’interrogazione, vogliono conoscere quale è stato l’iter procedurale che ha portato al diniego anche in relazione al patrocinio concesso dal Comune di Terni all’evento, le eventuali responsabilità e chiedono anche di sgomberare il dubbio su qualunque ipotesi di mancato sostegno a dei temi e delle battaglie di civiltà (come quelle per i diritti civili e contro l’omofobia, n.d.r.)
QUESTO IL TESTO INTEGRALE DELL’INTERROGAZIONE
Relativamente alla negata autorizzazione, da parte dell‟Assessorato alla Cultura, della possibilità di appendere lo striscione arcobaleno dal terrazzo della Bct (prospiciente su piazza della Repubblica), nel corso delle manifestazioni del 17 maggio 2016 per la „Giornata mondiale contro l‟omofobia e la transfobia‟ organizzate dalla Associazione “Esedomani Terni”
Da quello che risulta infatti l’autorizzazione all’esposizione della bandiera, simbolo internazionale di pace e battaglie dei diritti civili, era stato inizialmente autorizzato. Anche in vista di ciò erano state predisposte una serie di attività ben specifiche, legate all’elemento simbolico che avrebbe valorizzato il “flash mob” conclusivo. Ciò, peraltro, in linea con il patrocinio del Comune alla 4 giorni di attività, eventi e sforzi promossi dall’associazione “Esedomani Terni” per sensibilizzare la cittadinanza sul tema della omofobia e transfobia.
Restiamo quindi perplessi dall’improvviso cambio di rotta da parte degli uffici comunali competenti, stante la bontà della proposta e la non tempestività dell’improvviso divieto.
Questo, si noti, in considerazione anche della persa opportunità da parte del Comune di dare massimo spazio, visibilità e rilevanza ad una bella iniziativa e tangibile sostegno a una battaglia di civiltà.
Onde evitare strumentalizzazioni di sorta da parte di chi vuole vedere un “disallineamento” del Comune di Terni rispetto a determinate conquiste sociali e legislative italiane, o che vuole insinuare un tentativo di “sabotaggio” (si passi il termine) di determinate iniziative e sensibilità, si Interroga il Sindaco e la Giunta in relazione ai fatti sopra esposti:
1) Per comprendere quale sia stato l’effettivo iter procedurale che ha portato al diniego dell’autorizzazione, il perché, e se siano state rispettate le modalità corrette in relazione anche al concesso patrocinio.
2) Circa eventuali responsabilità incorse.
3) Si chiede inoltre di sgomberare il dubbio relativamente a qualunque ipotesi di mancato sostegno a dei temi e delle battaglie che rappresentano fatiche e traguardi di civiltà, per la nostra città come dell’Italia tutta.
Dall’associazione ESEDOMANI arriva un ringraziamento ai 4 consiglieri del Partito Democratico “per la loro sensibilità” e ribadiscono che “si è persa una occasione”. Confermano che sull’iniziativa c’era il patrocinio del Comune e che a nessuno di loro era stato detto che la bandiera non poteva essere esposta, “anzi, fino a 24 ore prima ci era stato detto che era possibile, poi i dirigenti della BCT hanno chiesto un parere all’assessore( Armillei, n.d.r.) e l’assessore ha detto di no”. “Ci auguriamo che prima o poi la bandiera rainbow possa essere esposta come segno di civiltà e coesione, perché , in fondo, questa è una bandiera che unisce”.
LA NOTIZIA DELLA MANIFESTAZIONE DEL 17 MAGGIO CON VIDEO E INTERVISTA A ROBERTO DESI
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/flash-mob-e-lanterne-cinesi-contro-lomofobia-ma-il-comune-nega-la-bct-per-la-bandiera-arcobaleno-345752